Politica
22 Maggio 2012
Marco Fabbri stravince al ballottaggio ed è il nuovo sindaco grillino della cittadina

A Comacchio trionfa il Movimento 5 Stelle

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Già dopo i primi seggi si cominciava a capire che sotto i Trepponti si stava per compiere un’impresa. E alla fine l’impresa è riuscita. I comacchiesi hanno scelto Marco Fabbri, il candidato del Movimento 5 Stelle, che raggiunge il 69,24% delle preferenze (su 11311 votanti). L’altro candidato finito al ballottaggio, Alessandro Pierotti, l’uomo da battere alla vigilia del primo turno, sostenuto da una coalizione arroccata attorno alla sua lista de L’Onda e composta da Partito democratico, Futura Comacchio e Udc-Terzo Polo, si ferma al 30,76%.

Al primo turno Marco “Cichino” Fabbri, 29 anni, dipendente comunale a Mesola, al termine di una campagna autofinanziata che è costata 1200 euro, aveva ottenuto 2.489 preferenze, il 22,28% del totale. La sua lista collegata a Beppe Grillo ne aveva inanellate 1.980 (20,41%), sufficienti a farne il primo “partito” di Comacchio. Pierotti aveva incassato 4.075 voti (36,48%) superando i 3901 ottenuti dalla sua coalizione.

In pochi credevano all’affermazione di chi appena pochi mesi fa neanche immaginava di entrare nell’agone politico. Poi la lista Cinque Stelle messa in piedi in fretta e furia, le parole spese poco e bene, l’appoggio di Beppe Grillo, sceso due volte in laguna a dar man forte al proprio candidato e il primo risultato insperato del ballottaggio.

Poi due settimane nel corso delle quali lo sfidante ha incominciato a capire che quel “ragazzo senza esperienza” poteva davvero metterlo in difficoltà. Anche perché praticamente tutte le altre forze sconfitte al primo turno hanno appoggiato incondizionatamente il grillino, al grido di “largo ai giovani”. E così è stato: se il 6 e 7 maggio furono in 2.489 a mettere la crocetta sul nome di Fabbri, il 20 e 21 i voti si sono triplicati: 7.663. Pierotti invece ha visto addirittura il proprio consenso scendere dai 4.075 voti del primo turno ai 3.404 del ballottaggio.

A coronare la sua volata c’è stato anche un momento divertente, con la gaffe del segretario nazionale dei democratici, Pier Luigi Bersani, che in conferenza stampa, commentando il voto di Parma e Comacchio, ha ricordato che il comune lagunare “è governato dal centrodestra da dieci anni”.

Ora però per Fabbri viene il difficile. Sono in tanti ad attendere lui e la sua futura giunta al varco. In consiglio comunale il grillino potrà contare sul premio di maggioranza che gli consegnerà dieci consiglieri su 16. In municipio si siederanno infatti, oltre allo stesso neo sindaco, Bellini, Righetti, Bosic, Modenesi, Taddei, Bellotti, Provasi, Calderone, Farinelli e Senni. Dall’altra parte dell’emiciclo ci saranno Pierotti, se deciderà di restare, Mezzogori e Michetti de L’Onda, Bellini del Pd, Di Munno del Pdl, Cavallari del Centrosinistra per Comacchio.

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