L’incarico della portavoce della presidente della Provincia di Ferrara cozza con il concetto di risparmio ed economicità all’interno delle amministrazioni pubbliche. Proprio nel giorno in cui il Castello annuncia la messa sul mercato di Palazzo Melli, dal consiglio arrivano le bordate dell’ex alleato Alessandro Rorato, dell’Italia dei Valori.

Uscito dalla maggioranza dopo l’affaire Fiorillo, Rorato ora fa i conti in tasca alla Provincia che fino a un mese fa sosteneva, puntando il dito sulla figura del Capo di Gabinetto a supporto della presidente Marcella Zappaterra, Manuela Paltrinieri, “che percepisce uno stipendio annuo superiore a quello di un assessore”.

“Questa figura – fa i conti Rorato -, nominata poco dopo l’insediamento dell’attuale giunta, nell’estate del 2009, è inquadrata in categoria “C” del CCNL Regione Enti Locali e percepisce in totale 57.513,26 euro lordi annui, di cui un trattamento fondamentale pari a circa 19.454,00 euro lordi, a cui si somma un unico emolumento pari a 38.059,26 euro lordi annui – definito con delibera di giunta provinciale n.227/2009 (Prot.Gen. 55821) –  in sostituzione del trattamento accessorio previsto dai CCNL di comparto, come previsto dall’art.90, comma 3 del T.U.E.L. Da queste somme sono peraltro esclusi gli oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell’ente, quantificati in 9.250,30 euro”.

L’incarico è spiegato nella delibera di giunta 227 del 2009: le funzioni assegnate a detta figura sono quelle di “sovrintendere all’attività di segreteria e di definizione dell’agenda della Presidente e curare la gestione della corrispondenza, di assistere la Presidente nell’esercizio delle funzioni proprie e supportarne l’attività istituzionale, di agevolare il collegamento della Presidente con gli enti esterni e i soggetti di volta in volta interessati, di svolgere attività di supporto alla Presidente su problematiche di carattere generale e non di specifica competenza settoriale, di curare le incombenze della Presidente  come organo politico amministrativo”.

“In buona sostanza – conclude l’ex componente di maggioranza dal dente avvelenato – le gravi incombenze che deve sostenere il Capo di Gabinetto per giustificare tali emolumenti sono la cura della posta elettronica e dell’agenda della Presidente, la quale, tra parentesi, già dispone di due segretarie in Ufficio di Presidenza. Un po’ pochino francamente per giustificare oltre 57.000 euro all’anno, soprattutto considerato che un assessore della Provincia di Ferrara, a fronte di impegno e responsabilità ben maggiori, ha un’indennità lorda annua di  circa 51.163 euro lordi, senza alcun trattamento previdenziale ed assistenziale”.

Sul punto Rorato ha presentato un’interpellanza in Provincia per chiedere alla presidente Zappaterra “se ritenga proprio essenziale mantenere la figura di un Capo di Gabinetto a supporto della sua attività, e se, nel caso in cui consideri tale figura essenziale, non ritenga opportuno ridefinire l’importo dell’emolumento unico accessorio, abbassandolo ad una cifra più congrua alle funzioni svolte da tale soggetto ed al momento di crisi economica che impone a tutti gli enti locali un po’ di risparmio”.