Politica
16 Dicembre 2011
Lega e civiche contestano il debito ultradecennale pagato a Hera

Esposto alla Corte dei Conti per Ca’ Leona

di Redazione | 3 min

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Non sono convinte, le opposizioni, che il Comune di Ferrara abbia un debito di 755mila euro nei confronti di Hera per gli oneri di chiusura della discarica Ca’ Leona: per questo, contro la decisione di pagarlo, Progetto per Ferrara, Lega Nord e Io amo Ferrara hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti.

La storia è lunga. E comincia mercoledì 13 giugno 2000, quando la giunta comunale (“strano, di solito si riuniva di venerdì” osserva il capogruppo Ppf Valentino Tavolazzi), assente l’allora sindaco Gaetano Sateriale e presieduta dal suo vice Tiziano Tagliani, delibera “di impegnarsi ad assumere a carico dell’amministrazione comunale i costi di investimento relativi al recupero delle proprie discariche, per un importo massimo di 3 miliardi di lire”.

“Ma quello è un atto di indirizzo, non un atto di gestione – nota entrando nel tecnico Tavolazzi, affiancato dal capogruppo leghista Giovanni Cavicchi –, privo del parere di regolarità tecnica e contabile”.

La stessa Agea (divenuta poi Hera) non sarebbe stata convinta da quella delibera, tanto che, il 25 giugno 2001, il suo amministratore delegato Maurizio Chiarini scrisse al Municipio per sottoporre alla sua attenzione “la possibilità di assumere a carico del Comune l’impianto per l’estrazione e la combustione del biogas realizzato da Agea presso la discarica di Ca’ Leona e completato nel corso dell’esercizio 2001 per un valore complessivo di lire 794 milioni comprensivo di iva. Quanto sopra – proseguì Chiarini – in relazione alla delibera di giunta del 14 giugno 2000”.

Quasi tre anni dopo, Agea non avrebbe ancora ricevuto le rassicurazioni necessarie, tanto che, il 9 febbraio 2004, Chiarini scrisse di nuovo al Comune, chiedendo “una conferma scritta dell’impegno assunto a provvedere a parte del pagamento del credito contabilizzato da Agea per lavori effettuati presso le discariche di Ca’ Leona e Casaglia”.

Di quella conferma le opposizioni non hanno trovato traccia, ma è certo che il Comune iniziò a pagare, e precisamente – come specificato in un documento firmato il 21 novembre scorso dal Ragioniere capo Piera Pellegrini – 124mila euro nel 2004, 21mila nel 2009 e 582mila nel 2010, per un totale di circa 726mila.

Per arrivare all’importo della delibera (in euro si tratta di un milione e 549mila) mancano ancora dei soldi, ed ecco che il Comune, il 14 marzo scorso, raggiunge un accordo con Hera per saldare con 755mila euro. In quell’occasione, però, la stessa Pellegrini ricorda (e di ciò si fanno forti le opposizioni) che “al momento della stesura della delibera non fu stanziata e non era prevista detta somma – tre miliardi di lire, ndr – nel bilancio di previsione” del Comune.

E dunque, prosegue il ragioniere capo, “la comunicazione dell’assunzione di detta delibera ha ingenerato in Agea un comportamento non in linea con i principi contabili a cui è sottoposto l’ente – il Comune, ndr –. Nel senso che l’azienda ha ritenuto detto documento come autorizzatorio di spesa, mentre lo stesso non poteva esserlo”.

Pellegrini conclude però affermando che “se l’amministrazione non volesse pagare gli altri lavori già sostenuti da Agea ne deriverebbe una causa con sicura soccombenza del Comune”; Tavolazzi e Cavicchi osservano però che questa conclusione “non è supportata da un parere legale”.

E dunque, il 28 novembre scorso, il consiglio comunale approva, con i soli voti della maggioranza, una variazione al bilancio 2011 per 681mila e 169 euro come ‘oneri di chiusura discarica Ca’ Leona’ (vai all’articolo).

Dopo la ricostruzione tecnica, i capigruppo passano all’aspetto politico: “Il nostro non è un atto d’accusa, chiediamo l’intervento di un terzo per capire. Perché pagare un debito non certo proprio adesso, quando sta per venire approvata una manovra così pesante? E poi, che relazione c’è tra questi soldi e il ruolo di Hera nella gestione della vicenda societaria Spal, il cui impianto fotovoltaico nasce proprio su un terreno di Hera?”.

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