Politica
29 Novembre 2011
Il Pdl chiedeva di utilizzare l’avanzo per attenuare l’aumento Irpef

Bagarre in consiglio per un debito vecchio di 11 anni

di Redazione | 4 min

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Dibattito teso ieri in consiglio a proposito della delibera relativa a un vecchio, vecchissimo debito del Comune di Ferrara nei confronti dell’allora Agea, tornato all’improvviso di attualità. Da una parte la maggioranza unita a sostenere che palazzo Municipale deve saldare il passivo con Agea (nel frattempo fusa in Hera) e l’opposizione a chiedere non solo di rinviare il pagamento, ma addirittura a mettere in dubbio l’esistenza stessa del debito, chiedendo ulteriori accertamenti.

La storia comincia nel 1997, sindaco Roberto Soffritti. “In quell’anno – ha affermato l’assessore al Bilancio Luigi Marattin illustrando una delibera su come destinare nel 2011 l’avanzo di bilancio del 2010 –, il Comune decise la chiusura della discarica di Ca’ Leona, chiedendo ad Agea di finanziare gli oneri dell’operazione con i propri accantonamenti. Tre anni dopo la giunta propose una delibera, approvata dal consiglio, con la quale il Comune assunse a debito quegli oneri”.

Nel luglio 2004, attraverso una fusione, Hera integrò le attività di Agea in seguito all’acquisizione, nell’ottobre dell’anno prima, di un primo 42% di Agea, e all’incremento di tale partecipazione sino al 49: i crediti di Agea passarono dunque a Hera. “In quello stesso 2004 – prosegue la ricostruzione di Marattin –, il Comune pagò metà di quel debito con l’accensione di un mutuo”.

Gli anni passano e, nel 2010, il bilancio di Palazzo Municipale ha un avanzo di cinque milioni e 941mila euro, derivanti dalla vendita di immobili in via Foro Boario. Quattro milioni sono impiegati in investimenti, uno e mezzo in spesa corrente e ne restano 441.161,35, esattamente quelli che oggi la giunta ha chiesto di applicare al bilancio dell’anno in corso come “oneri chiusura discarica di Ca’ Leona”.

Di tutt’altro parere il Pdl, che ha presentato una risoluzione nella quale si chiede, in soldoni, di verificare se questo debito esiste, e in quel caso di pagarlo nel 2012, utilizzando quei 440mila euro per attenuare l’aumento dell’addizionale Irpef. Più burocraticamente, l’oggetto della risoluzione era sulla “necessità di differire al 2012, previo accertamento del dovuto pagamento, la somma a Hera, utilizzando il relativo avanzo per ridurre il peso delle aliquote di compartecipazione all’addizionale comunale all’Irpef”.

“Possiamo aspettare ancora due mesi” ha affermato nel suo intervento il capogruppo Francesco Levato, il quale ha ricordato anche che “il servizio legale del Comune non ha formulato alcun parere scritto circa gli esiti di un eventuale contenzioso con Hera”. Insomma, gli uffici del Comune non sarebbero così sicuri che, se Hera facesse causa a Palazzo Municipale per mancato pagamento come Marattin teme, sarebbe il Municipio a soccombere.

“Se anche questo debito lo avessimo inventato – ha ironizzato Marattin nella replica –, rinviandone il pagamento non eviteremmo l’aumento dell’addizionale Irpef, che genera un gettito di quattro milioni e per di più ha carattere strutturale”.

I fatti non stanno come ci sono stati raccontati” ha attaccato il capogruppo di Progetto per Ferrara Valentino Tavolazzi nella dichiarazione di voto, dopo la quale non è più possibile alla Giunta replicare, motivo per cui Marattin ha temporaneamente lasciato l’aula (“se racconterai balle non potrò rispondere”).

Nel 2000 la Giunta, secondo la ricostruzione di Tavolazzi, “si impegnò sì ad assumere quel debito, ma non decise uno stanziamento a copertura, insomma non perfezionò la decisione”, motivo per cui, sempre nella sua ricostruzione, nel 2004 fu la stessa Agea a rivolgersi al Municipio “per chiedere conferma scritta di quell’impegno”. Di quel debito, insomma, non vi sarebbe certezza.

Momento di show alla fine: il capogruppo di Io amo Ferrara Alex De Anna chiede, insieme ai due colleghi di lista, di votare per appello nominale. Si procede così, e quando tocca a lui, Francesco Portaluppi (Pd) risponde tre volte “sì sì sì”, provocando l’ilarità degli altri. Poi, prima ancora che sia proclamato il risultato, prende la parola per chiedere a Io amo Ferrara se ha capito bene il suo voto. Giusto il tempo per il presidente Francesco Colaiacovo di affermare che la delibera è stata approvata con 23 sì (Pd, Idv, Sinistra aperta, Laici riformisti), 10 no (Pdl, Iaf, Lega, Fli, Ppf) ed un’astensione (Irene Bregola di Rifondazione comunista) e De Anna torna al microfono. “La dedico a Portaluppi” e comincia a cantare Loredana Berté: “Sei bellissimaaa”…

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