Cronaca
8 Ottobre 2011
La sperimentazione guidata dal prof. Zamboni partirà dal S. Anna di Ferrara

Rinaldi: “Brave Dreams a metà novembre”

di Redazione | 2 min

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La sperimentazione del prof. Paolo Zamboni (responsabile del Centro malattie vascolari, Università di Ferrara) partirà a metà novembre. E’ quello che è emerso dalla conferenza stampa di ieri a Bologna, organizzata dall’Associazione Ccsvi nella Sclerosi Multipla. Lo ha annunciato il direttore generale dell’azienda ospedaliera Universitaria S. Anna di Ferrara Gabriele Rinaldi, sottolineando che l’avvio dello studio non è in discussione: “Se qualcuno  pensa di fare ostruzionismo – ha detto – è troppo tardi”.

“La sperimentazione avrebbe dovuto partire a luglio scorso, ma – ha sottolineato Rinaldi –  dovevano essere completate le ultime procedure per l’acquisizione delle tecnologie e delle strumentazioni a supporto dello studio, inoltre sono stati fatti ulteriori e rigorosi controlli su tutta la parte normativa: l’unica garanzia per evitare che qualcuno possa invalidare la sperimentazione”.

Lo studio partirà dal S. Anna di Ferrara e dal Bellaria di Bologna e coinvolgerà man mano più di 10 centri distribuiti su tutta la penisola. Ogni centro potrà reclutare 60 persone per un totale di 650 pazienti. Il costo medio di ogni paziente sarà di 3.500 euro. I risultati dello studio si avranno tra circa due anni. Brave Dreams è l’unica sperimentazione che attualmente risponde a tutti i requisiti richiesti dalla comunità scientifica internazionale.

“In un momento in cui le risorse economiche scarseggiano, – ha dichiarato Paolo Zamboni – è davvero straordinario che i cittadini si paghino la ricerca in modo del tutto autonomo”.

Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Hilarescere  ha invitato l’associazione a continuare a sostenere un progetto così importante, avendo già  dimostrato in così poco tempo di avere una grande forza di reazione.

“La voglia di verità – sottolinea  Fabrizio Salvi, (responsabile del Centro Il BeNe – Bellaria Neuroscienze, Bologna), da sempre a fianco di Zamboni in questa ricerca – è ciò  che mi ha fatto andare avanti in questo percorso molto difficoltoso. Adesso vedo un orizzonte sereno. Avremo risultati e prove che saranno un vero segnale di verità”.

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