Terre del Reno
19 Maggio 2011
Dibattito sul libro “Il Visitatore" di Vittorio Volpi

Italia, Cina e Giappone nuove opportunità di business

di Redazione | 3 min

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Dosso. “L’Italia, la Cina, il Giappone. Dal progetto di Valignano alle nuove opportunità di business” è il dibattito che si terrà in occasione della pubblicazione del libro di Vittorio Volpi “Il Visitatore – Alessandro Valignano,un grande maestro italiano in Asia”, oggi alle ore 18.30 presso il museo Ferruccio Lamborghini (via Statale 342) di Dosso (Ferrara). Tra i protagonisti Tonino Lamborghini (trent’anni di esperienza in Cina come ambasciatore del made in Italy) e Vittorio Volpi (trent’anni di esperienza in Giappone come banchiere e docente universitario). Intervengono inoltre Mario Di Nisio (presidente della Fondazione Carichieti) e Marino Marin (vice direttore della Fondazione Italia-Giappone). Introduce il dibattito Anna Spadafora, psicanalista e direttore dell’Ass. Cult. Progetto Emilia Romagna.

Quali sono gli strumenti che gli imprenditori italiani ereditano dal progetto di Alessandro Valignano per migliorare le proprie opportunità in Asia? A distanza di cinque secoli, i
“meravigliosi” allievi di Valignano, fra cui Matteo Ricci, diventano emblema di un approccio vincente e di una riuscita senza precedenti. Esploratori in missione, formati nelle migliori scuole europee di diritto, di letteratura, di mercatura e di cartografia, gettano le basi per il viaggio diplomatico e d’affari, costituendo un modello attuale per le politiche di approccio all’Asia.

Il visitatore – Alessandro Valignano, un grande maestro italiano in Asia: si apre il caso culturale di Alessandro Valignano, il Visitatore che, trentenne,avviò una delle maggiori imprese del Rinascimento. Nel 1539, Chieti gli dà i natali in un’antica famiglia nobile; dopo gli studi di diritto a Padova, entra nella Compagnia di Gesù. A Roma dirige istituti di formazione e, a 33 anni, è Rettore del Collegio di Macerata, dove è l’interlocutore di uno novizio che sempre si riconoscerà nel suo insegnamento. Questo novizio è Matteo Ricci che a Pechino sarà Li Madou, celebrato come uno dei padri fondatori della moderna civiltà cinese.
Nel 1574, i 41 giovani gesuiti che Valignano conduce a Goa, in India, avviano un’esplorazione culturale mai tentata prima, forse la più significativa nella storia dell’Oriente. Dal Gran Mogol in India e in Tibet, dall’Imperatore Cinese ai primati del Giappone, ai re del Vietnam, del Siam gli allievi di Valignano conquistano le Corti dell’Asia.
Vittorio Volpi situa il Visitatore tra i grandi esploratori culturali del Rinascimento, a fianco di Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci, Matteo Ricci, Niccolò Machiavelli, San Carlo Borromeo, Ludovico Ariosto, Baldassarre Castiglione. Il suo libro valorizza gli scritti di Valignano che è studioso raffinato e diviene un prezioso interprete della cultura del Giappone, nonché l’autore della Ambasceria Tensho, (1582-1590), il primo atto diplomatico della nazione giapponese, ricevuta in modo trionfale dalle corti cattoliche europee. Ma il libro punta al suo metodo inconfondibile fondato sull’inculturazione e sull’adattamento. Un metodo efficace oggi per dirigere, con umiltà, aziende e missioni d’affari, come Vittorio Volpi ha verificato nella propria esperienza finanziaria in Asia. Questo libro è la parabola di Alessandro Valignano, inventore dell’inculturazione e della diplomazia internazionale.

Vittorio Volpi, milanese, è stato uno dei primi italiani ad avviare già dagli anni settanta rapporti commerciali e finanziari con il Giappone. Ha vissuto per oltre trent’anni a Tokyo dove lavorato come responsabile di grandi banche internazionali. Profondo conoscitore dell’area asiatica, è autore di numerosi volumi, tradotti in diverse lingue, e di centinaia di articoli di politica, economia, finanza e società su testate italiane e internazionali tra cui “Nikkei”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Corriere della Sera”,“Il Giornale”. È stato professore di Finanza Internazionale e di Sistemi Finanziari alla Business Scho- ol della Sophia University a Tokyo, una delle più importanti università private giapponesi diretta dai Gesuiti, e di Economia Giapponese all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. La sua testimonianza di banchiere, di ambasciatore culturale, di docente universitario è un omaggio intellettuale all’esplorazione dell’Asia moderna, indispensabile oggi per un approccio efficace all’economia planetaria. Per questo, ha ricevuto molti premi e onorificenze da parte del governo italiano e di quello giapponese.

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