Intervengo per sottolineare per l’ennesima volta (e lo farò fino a che sarò consigliera) che quando si illustra un bilancio, ovvero una serie di numeri che riguardano i soldi pubblici, sia per chiarezza di esposizione che per trasparenza politica, data la potente digitalizzazione vantata dall’amministrazione comunale, saggio sarebbe proiettare il documento alla pagina di cui si discute e magari, perché no qualche tabella riassuntiva con grafici riepilogativi di quanto si va raccontando
La sicurezza non si impone per legge, si costruisce
C’è uno strano rapporto che lega gli eletti e gli elettori di destra: si chiama paura. Gli eletti hanno paura di non riuscire a convincere i propri elettori della bontà delle proprie leggi e impongono ogni due per tre la fiducia nel voto al Parlamento e gli elettori di destra sono così imbottiti di paure da credersi perseguitati
Non voto a perdere
Sentire dalla bocca di un Ministro della “Repubblica democratica fondata sul lavoro” – art.1 della Costituzione su cui ha giurato – l’invito esplicito a disertare il voto referendario è la cifra distintiva di coloro che approfittano della democrazia
Rifiutiamoci!
Rifiutiamoci di dimenticare che il rifiuto che produciamo non ci torni prima o poi nel piatto, nel bicchiere e nei polmoni.
In fondo a destra
Bibbia e moschetto una volta, Bibbia e drone oggi, il resto non cambia!
Il trumpismo che è in noi
La striscia di Gaza ricostruita come un meraviglioso resort sul mare per americani ricchi e i palestinesi dispersi tra vari paesi arabi. Una Nakba o una Shoah, ovvero una catastrofe, una tempesta devastante se andiamo direttamente alla traduzione dei due termini...
Una cosa spaventosa
Perché dopo un pur brutale attentato compiuto da un gruppo terrorista ai danni di alcuni insediamenti israeliani si persegue la vendetta su un intero popolo? Perché i Palestinesi sono odiati dagli Israeliani come un tempo lo erano gli ebrei?
La rivolta sociale iscritta in Costituzione
Come insegnante e come rappresentate politica istituzionale mi pongo le domande sugli errori che io, la scuola e le forze politiche abbiamo commesso per non riuscire a far comprendere l’importanza dell’esercizio di scelta