Economia e Lavoro
22 Dicembre 2022
Il neo eletto ha affermato: "La Flai e tutta la Cgil dovranno essere protagonisti di questa nuova fase politica"

Dario Alba rieletto segretario generale Flai Cgil di Ferrara

di Redazione | 3 min

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Il congresso territoriale della Flai Cgil di Ferrara martedì 20 dicembre ha rieletto all’unanimità, Dario Alba a segretario generale della categoria. Dario 39 anni ha mosso i primi passi nel movimento studentesco universitario ed è entrato in Cgil proprio nella categoria degli alimentaristi nel 2011, dove ha ricoperto diversi incarichi.

Nella relazione programmatica, Alba ha affermato che a certificare che il lavoro per il governo è solamente una merce vi è la reintroduzione dei voucher. Questo non farà altro che destrutturare il mercato del lavoro agricolo cancellando l’intero impianto della contrattazione collettiva.

Ed è proprio per questo che la Flai di Ferrara già a livello territoriale lavorerà per ribadire l’ennesimo no ai voucher e un grande sì alla costituzione della cabina di regia della rete del lavoro agricolo di qualità, per dare l’opportunità al pubblico di poter controllare il mercato del lavoro come ad esempio il trasporto irregolare nel quale sono coinvolti centinaia di lavoratori anche nella nostra provincia.

I voucher oltretutto, non faranno altro che aprire nuove praterie a coloro che dell’intermediazione della manodopera – caporalato – ne hanno fatto un mestiere e ne sono testimonianza le recenti indagini delle forze dell’ordine avvenute tra Portomaggiore e Argenta.

“Il congresso della Cgil deve dare risposte concrete – continua Alba – poiché i dati impietosi di oggi certificano che attualmente, partendo dal 2007 i cittadini italiani in povertà assoluta sono quasi triplicati passando da 1,8 a 5,6 milioni, cioè dal 3,1 al 9% della popolazione. I bambini poveri sono più che triplicati raggiungendo 1,3 milioni. Se si sommano le persone in povertà assoluta e quelle in povertà relativa, si arriva a 14milioni. Su 18,2 milioni di lavoratori dipendenti, solo 9,8 milioni hanno lavorato tutto l’anno; 3 milioni sono rimasti in cassa integrazione; 4,3 milioni vivono con meno di mille euro al mese e le donne, quando lavorano, mediamente incassano in un anno 4.000 euro in meno degli uomini; quasi la metà lavora part-time e quasi sempre è involontario”.

“In questi anni – prosegue Alba – la distribuzione della ricchezza è rimasta iniqua e, di conseguenza, è rimasta ingiusta anche la distribuzione del lavoro, del sapere, del potere, delle opportunità e delle tutele. Persino le disgrazie hanno sortito effetti opposti tra privilegiati e gli svantaggiati. Pensate che durante i primi due anni del Covid-19, i dieci uomini più ricchi al mondo si sono ulteriormente arricchiti raddoppiando la loro ricchezza, che è passata da 700 e 1.500 miliardi di dollari. Questo significa che, mentre il morbo imperversava, essi guadagnavano 1,3 miliardi al giorno 15.000 dollari al secondo”.

“La Flai e tutta la Cgil – conclude Alba – dovranno essere protagonisti di questa nuova fase politica poiché nel nostro agire quotidiano non dobbiamo mai dimenticare che uno dei principi di esistere del Sindacato è che serve a recuperare il potere negoziale”.

Erano presenti al congresso oltre ai 54 delegati, Giacoma Giacalone della Flai Nazionale, Cecilia Salimbeni della segreteria regionale della Flai e Francesca Battista per la segreteria della Cgil di Ferrara.

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