Attualità
20 Dicembre 2022
Dai residenti continuano le segnalazioni di degrado: "Alla Lidl di viale Po in difficoltà anche le forze dell'ordine", e nell'area di porta Catena racconti di spaccio e rapporti intimi alla luce del sole. E alcuni dicono che se minacciati si difenderanno da soli

Dal Gad non si fermano le segnalazioni: “Paura e spaccio, non è cambiato niente”

di Redazione | 3 min

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“Qui la situazione non è cambiata anche perché sembra non importi a nessuno”. Sono le parole di un residente in zona Gad, che arrivano nel mezzo di altre segnalazioni – l’ultima delle quali in merito alla zona del parcheggio del supermercato Lidl di viale Po – sulla situazione e il senso di insicurezza dei residenti della zona Gad.

“Da circa 3 o 4 mesi nei pressi della Lidl di viale Po la situazione è cambiata ed è arrivata agli estremi”, spiega un cittadino che riporta come “molti clienti evitano in alcuni modi di andare a fare la spesa per la situazione disastrata che si registra negli ultimi tempi: dalle 18 e fino alla chiusura del locale alcune persone creano situazioni di sconforto e anche di panico con atti di violenza a seguito di furto”.

“Questi soggetti”, aggiunge l’uomo che vuole rimanere anonimo per timore di ripercussioni, “hanno creato negli ultimi tempi una situazione di paura sia per quanto riguarda la clientela che i dipendenti, che sono costretti tutti i giorni ad affrontare questi eventi che vedono l’intervento quotidiano di due o tre pattuglie delle varie forze dell’ordine – anche loro in difficoltà ad affrontare questi eventi e a riportare la calma che la clientela vorrebbe”.

È ancora più tranchant un altro residente che vive poco più in là e che in passato ha subito le conseguenze di alcune ‘controversie’: “Sono tutti informati della situazione, dal sindaco al vice sceriffo alle forze dell’ordine alla municipale”, dice, “ma una volta messo a nuovo il parco Coletta con la nuova ruota panoramica ci si è dimenticati di tutto. I cinofili passano alle 8 e mezzo o alle 9 del mattino, quando ovviamente non si vede un’anima, e un’operazione congiunta per fermare questo giro di spaccio incredibile non l’ho ancora vista”, spiega.

L’area interessata in questo caso è quella dei diversi giardini, parcheggi e aree verdi nei pressi di piazzale dei Giochi,  dove il residente racconta non solo dello spaccio – dato ormai quasi per scontato -, ma anche di persone che dormono all’aperto nascoste tra alcune siepi e di bisogni espletati e rapporti sessuali consumati sotto la luce del sole, appena riparati alla vista da qualche frasca.

“Mi sono anche stancato di chiamare le forze dell’ordine e di fare denunce”, spiega, “credo di aver fatto tutto quello che fosse possibile fare. La pista ciclabile è invasa e non si può passare, bisogna spostarsi in strada. Sono molto deluso, non c’è la volontà di fare nulla: quando c’è un controllo gli spacciatori scappano alla vista della macchina, ma di sigillare le uscite ed entrare non se ne parla e queste persone non lasciano le dosi in mezzo alle siepi”. Parole dure che terminano con quella che sembra un’ammissione di sconfitta: “Io delle forze dell’ordine e della magistratura non mi fido più, mi sono offerto anche di mettere delle telecamere dal mio appartamento ma nessuno si è fatto sentire. D’ora in poi mi difenderò da solo, è un mio diritto”.

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