
Fausto Bertoncelli
di Martin Miraglia
“Ferrara è uno dei comuni con il più alto numero di contrassegni per disabili rilasciati rispetto alla popolazione residente”, e di questi – almeno stando a una verifica di un primo campione di un migliaio di Cude emessi dal 1990 al 2010 avviata nel 2017 dall’amministrazione su richiesta del Comitato Ferrarese Area Disabili – “circa il 20% possono essere stati rilasciati in modo irregolare a causa di errori negli uffici Cute dell’epoca”.
Parola di Fausto Bertoncelli, ex responsabile dell’ufficio benessere ambientale del Comune di Ferrara che svela la problematica nel corso di una conferenza stampa dopo la non risposta da parte della commissione interna del Comune alla quale aveva sollevato la questione e la risposta del difensore civico regionale che alle sue perplessità “si è limitato a girarmi facendolo proprio il solo parere espresso dal Comune”. E per questo la battaglia diventa pubblica, “anche perché si parla di amministrazione, non di politica”, dice lui.
Il nodo del contendere riguarda la conversione tramite rinnovo di certificati per disabili temporanei che, “grazie a un semplice certificato del medico di base dell’istante” diventavano nei fatti perpetui.
“All’epoca i Cude temporanei erano rilasciati dal personale interno dell’ufficio permessi ed era sufficiente presentare il certificato del medico legale per ottenerli”, spiega Bertoncelli, “mentre per ottenerne il rinnovo bastava presentare dei certificati medici rilasciati dal medico di base anziché da un altro medico legale come prescritto dalla normativa vigente”.
Sarebbe in questo passaggio, quindi, a causa forse di un errore protrattosi negli anni, che si sarebbe commessa la violazione di legge “perché la normativa ha sempre imposto il certificato di un medico legale anche per i Cude temporanei”.
Bertoncelli prende anche in esame i post di giustificazione del vicesindaco Nicola Lodi – titolare di un pass per disabili – e poi di vittoria una volta arrivata la risposta del difensore civico (per Bertoncelli però completamente insoddisfacente). “Anche se questo – spiega – è solo un caso ma ce ne sono tanti come questo”.
Bertoncelli chiede quindi controlli sui pass già rilasciati, perché “essendo il rilascio un atto amministrativo è possibile attivare le verifiche d’ufficio per l’accertamento della permanenza dei requisiti in ogni momento”.
L’importanza del Cude, per Bertoncelli, si spiega in pochi ma molto pratici elementi che sono di sopravvivenza per chi ne ha davvero bisogno, ma di comodità anche per coloro per i quali sarebbe superfluo: oltre al parcheggio sulle strisce gialle, a Ferrara “già da prima che ciò diventasse normativa vigente” i possessori di Cude possono parcheggiare nelle strisce blu esenti dal pagamento della sosta ed in più “trattandosi di un ausilio alla mobilità l’auto non può essere rimossa: se si trova in divieto può solo ricevere la sanzione amministrativa, e nei casi di grave intralcio può solo essere spostata nel primo spiazzo utile per garantire la circolazione, comunque alla vista rispetto al luogo di parcheggio”.
“Con l’amministrazione Fabbri nel 2019, l’attuale dg del Comune Mazzatorta ha ritenuto di sospendere queste verifiche e di attivare un gruppo di lavoro composto da Inps, Inail, associazioni disabili e funzionari del Comune per attuare le verifiche dei contrassegni”, ripercorre Bertoncelli, “ma chiaramente Inps e Inail non hanno un vero ruolo in tutto questo e non avevano motivo di presentarsi”.
Immediatamente dopo l’istituzione di questo gruppo di lavoro Bertoncelli ha chiesto un parere alla commissione interna del Comune “che non è mai pervenuto. Il difensore civico regionale ha solo girato il parere del Comune, apparso sulla stampa quasi prima che lo ricevessi io e da lì ho capito che il messaggio trasmesso alla cittadinanza non fosse altro che quello di una battaglia politica che politica non è”.
“Dopo questi attacchi ho preferito non rispondere ma chiedere un parere a Handylex, portale legislativo della Federazione Italiana Superamento dell’Handicap, che è chiarissimo e conferma che i Cude vadano rinnovati solo con un certificato del medico legale”.
Bertoncelli ha quindi trasmesso il parere tramite Pec al difensore civico, al garante delle persone con disabilità e al Comune chiedendo “una revisione praticamente doverosa”, conclude Bertoncelli, “ma ho ricevuto solo una risposta il 3 dicembre dal nuovo dirigente del Comune Antonio Parenti che ringrazio. A fronte di tutto ciò non posso che dirmi amareggiato per non aver ricevuto i riscontri richiesti, mentre ai post dell’amministrazione rispondo che qui nessuno vince o perde e non ci sono strumentalizzazioni: chiedo solo la corretta applicazione della normativa”.
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