Sparisce anche a Ferrara (era rimasta l’unico capoluogo di provincia in regione a non averla abolita) la cosiddetta “zona tecnica”: una zonizzazione tariffaria che di fatto impediva ai titolari di abbonamento extraurbano per il trasporto pubblico locale di poter circolare anche sugli autobus urbani senza alcuna maggiorazione.
È questa la principale novità della manovra tariffaria che però andrà a recuperare una parte dei maggiori costi a causa dell’inflazione, con un aumento di titoli di viaggio, carnet e abbonamenti all’autobus.
Da una parte è dunque una buona notizia per i 1800 titolari di abbonamento annuale extraurbano con destinazione Ferrara e i 1400 possessori di analogo abbonamento mensile, utenti per i quali non sarà, infatti, più necessaria alcuna ‘integrazione’ e che porterà ad un risparmio di 150 euro per gli annuali e di 20 euro per i mensili. I titolari di abbonamento autobus vengono così parificati ai possessori di abbonamento ferroviario sulle tratte Ferrara-Codigoro e Ferrara-Suzzara che già da anni beneficiavano dell’iniziativa regionale “Mi muovo anche in città”. E l’agevolazione si estende poi anche ai biglietti di “corsa semplice” extraurbani con destinazione città: anche con questi titoli sarà infatti possibile spostarsi anche sui bus del capoluogo senza nessun ulteriore costo.
D’altro canto aumentano però le tariffe, parificandosi ai costi già oggi vigenti in altre città della regione: il biglietto “urbano” e l’extraurbano “una zona” passano da 1,30 a 1,50 euro, e si rimodulano di conseguenza “Citypass” e “Tesserino Multicorse” (da 12 a 14 euro). La manovra, che sarà in vigore dall’1 febbraio 2023, porta secondo Tper “ad un recupero solo parziale dell’inflazione rispetto a prezzi che non subivano adeguamento da dieci anni. L’ultimo aggiornamento era infatti del 2013”. e la manovra “premia ulteriormente le forme i titoli di viaggio fidelizzati, cioè gli abbonamenti annuali e mensili, sia urbani che extraurbani, che registrano un aumento medio tra il 3 ed il 5%”.
L’annuale urbano, ad esempio, passerà da 256 a 275 euro, mentre gli abbonamenti per gli under 27 e gli over 65 saranno pari a 10 euro e quindi più contenuti. In ambito extraurbano l’abbonamento mensile ‘una zona’ passa da 28 a 29 euro, quello a 10 zone da 80 a 83, mentre quelli annuali da dieci zone costeranno ora 750 euro al posto degli attuali 721.
“L’’autobus si rafforza come strumento di mobilità non solamente per raggiungere la città ma anche per spostarsi in area urbana”, spiegano da Tper notando come “in altri territori, simili scelte hanno portato ad un aumento della fruizione del trasporto cittadino, concorrendo a spingere verso il trasporto pubblico quanti in precedenza non lo usavano avendo esigenza di spostarsi anche in ambito urbano ma non volendo sostenere il costo dell’integrazione”.
La manovra tariffaria di Tper è poi seguita pari passi dall’approvazione dell’assemblea di Ami, l’agenzia mobilità e impianti, nel quale Comune e Provincia quali soci hanno dato l’okay al bilancio preventivo 2023. Il volume d’affari previsto è pari a 21 milioni e mezzo di euro “tanto a ricavi quanto a costo”. “È previsto quindi un pareggio di bilancio, includendo un elevato stanziamento per gli incrementi di costi causati dall’inflazione e dal caro carburanti in particolare, le risorse sono messe a disposizione dalla Regione per l’anno 2023 ma resta un consistente importo a carico di Ami per il trascinamento dell’inflazione degli anni 2022 e 2021”. In delibera poi sono finiti anche due accordi di convenzione tra Ami, Tper e il Comune di Ferrara per le risorse e i progetti del Pnrr e del Pnsms (il piano strategico per la mobilità sostenibile). Gli investimenti sono finalizzati alla attivazione di una flotta di 22 bus alimentati ad idrogeno e al relativo impianto di stoccaggio ed erogazione da realizzarsi in un’area attigua al deposito di via Trenti. I due interventi attivano risorse per oltre 23 milioni di euro. In totale, contando anche le altre fonti di finanziamento disponibili per il rinnovo dei bus, si stima un piano di ammodernamento e sostituzione dei bus che prevede 92 nuove vetture in servizio entro il 2026.
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