Taglio del nastro giovedì 15 dicembre alle ore 18.15 a palazzo Turchi Di Bagno (corso Ercole I D’Este, 32) per l’esposizione scientifica temporanea dedicata alla curiosità nella scienza lungo un arco di tre secoli “Curiosità, Meraviglia…È Scienza!” (1609-1895).
L’esposizione, che sarà visitabile fino al 26 febbraio 2023, è stata organizzata dal Sistema Museale di Ateneo (Sma) e dal dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’università di Ferrara ed è stata curata da Grazia Zini, già professoressa del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e Chiara Beatrice Vicentini, eminente studiosa del dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife.
La mostra racconta di geniali scienziati che, spinti da irrefrenabile curiosità per i fenomeni naturali e da incredibile tenacia, hanno cambiato la concezione del mondo della loro epoca e segnato la strada per i successivi sviluppi delle scienze, iconici esempi dall’inizio del Seicento alla fine dell’Ottocento.
Non solo Galileo e Newton e Röntgen, ma anche esperimenti da salotto. Tra questi il bacio “elettrico”, gli spaventevoli fulmini localizzati di macchine elettrostatiche e il microscopio solare settecentesco che proiettava, con stupore e meraviglia degli astanti, immagini enormemente ingrandite per l’epoca di esseri microscopici e mai percepite prima da occhi umani.
Il racconto si sviluppa attraverso materiale documentario e strumenti storico-scientifici delle collezioni Sma – Isfis (già Cisfis) e Navarra, che hanno segnato l’evoluzione della scienza nel periodo considerato.
La mostra si avvale anche di prestiti da privati, da cui proviene la riproduzione del “Cannocchiale di Galileo” e una serie di opere a stampa sette-ottocentesche.
I visitatori avranno anche la possibilità di interagire e sperimentare, sia nel percorso di visita della mostra che in attività dedicate a giovani studenti.
Accoglieranno il visitatore un’installazione di un costume di scena del teatro Comunale di Ferrara e di un prezioso abito settecentesco dell’Atelier Nicolao di Venezia.
L’esposizione è stata resa possibile grazie alla direzione della presidente dello Sma professoressa Ursula Thun Hohenstein e all’appoggio e collaborazione del professor Paolo Lenisa del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Ateneo estense e grazie all’apporto del personale docente e non docente di Unife, nonché di giovani assegnisti di ricerca e dottorandi del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e di studenti 150 ore o in tirocinio allo Sma.
L’evento è stato realizzato grazie al supporto dell’università di Ferrara, del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, del dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, dell’istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di Scienza Per Tutti (Infn), dell’associazione per l’Insegnamento della Fisica, del gruppo Storia della Fisica e della Società Italiana di Fisica, del teatro Comunale di Ferrara, dell’Atelier Nicolao di Venezia e di appassionati prestatori privati.
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