La Destra e le donne
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Le nuove tariffe di sosta oraria e dei parcheggi comunali stanno facendo discutere e arrabbiare non pochi ferraresi. Sono entrate in vigore il 1° luglio ma erano stati definiti con chirurgica precisione già il 28 gennaio
Dopo la legge nazionale 193 che ha imposto a tutte le Regioni la sospensione degli accreditamenti, la Regione, con l’assessora Conti, “ha immediatamente convocato tavoli con sindacati, Anci e gestori e chiedendo pareri legali per tutelare il nostro modello”
Nel carcere di Ferrara sono in arrivo significativi rinforzi: dieci nuovi agenti di Polizia Penitenziaria, tre ispettori, un comandante e un vicecomandante andranno a rafforzare l’organico dell’istituto estense
Il progetto "Albero di quartiere", finanziato con 10mila euro dalla multinazionale Nestlé, finisce sotto la lente d'ingrandimento del M5S di Ferrara. La consigliera Marchi solleva perplessità sulla coerenza e sull'opportunità di legare un'iniziativa ecologicamente virtuosa a un soggetto privato definito "controverso"
Paola Boldrini
«I due miliardi di euro destinati nella manovra di bilancio alla sanità andranno principalmente al sostegno per le spese energetiche delle strutture e a pochi incentivi per i medici del Pronto Soccorso. Soddisfano dunque solo una parte delle esigenze del comparto, senza mettere mano al cuore della sanità, ossia a chi ci lavora, i professionisti sanitari, gli stessi la cui presenza garantisce la sicurezza del paziente. Con ricadute territoriali importanti, anche a Ferrara».
Paola Boldrini, già vice presidente della Commissione Sanità in Senato, attualmente impegnata in attività convegnistica nazionale, guarda con preoccupazione alla manovra del Governo che non dà risposte, e alle conseguenze su Ferrara. E declina: «Due sarebbero gli interventi da fare. Il primo, eliminare definitivamente il tetto di spesa per assunzioni del personale nel sistema sanitario nazionale, che reputo il male assoluto, discussione iniziata nella precedente legislatura ma di cui questa maggioranza non parla più. Il secondo, conseguente e strettamente connesso, è il continuo ricorso all’esterno per sopperire alla mancanza di personale, nella fattispecie alle cooperative, come già avviene al Sant’Anna di Cona, per coprire il fabbisogno di professionisti dell’emergenza e non solo. Parliamo di professionisti che, per quanto bravi, non sono inseriti in staff con i colleghi nei reparti e nelle strutture in cui vengono impiegati pochi giorni. E questo penalizza lo svolgersi dei servizi con il rischio della centralità del paziente, perché rende impossibile lavorare in maniera multiprofessionale e multidisciplinare».
In sintesi, secondo Boldrini, «si perdono tempo e risorse, ingenti, che impiegate per servizi ‘tampone’, dovrebbero invece essere spese per strutturare i professionisti assumendoli». Il passo è breve per consolidare la demotivazione dei professionisti del pubblico, «sfiniti da turni massacranti, con possibilità di carriera ridotte, stipendi più bassi d’Europa, che sempre più spesso guardano al privato, se non per motivi economici per recuperare qualità della vita. Col rischio che il privato, che dovrebbe essere complementare al servizio pubblico, andrà a sostituirlo».
Secondo Boldrini, da sempre in prima linea per la medicina territoriale, «di cui la pandemia ha rivelato la necessità e le criticità, se non si interviene cambiando la rotta anche nei bilanci si perderà l’obiettivo cui tendere vanificando il senso del Pnrr, che in sanità prevede la realizzazione di strutture che tengano conto dei bisogni di salute, dell’invecchiamento della popolazione, dell’avanzare di patologie croniche». L’affondo: «Senza una buona programmazione di assunzioni di professionisti, anche la migliore nuova struttura rischia di essere inutilizzata e diventare una cattedrale nel deserto».
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