Spal
9 Dicembre 2022
Il tecnico biancazzurro: "I ragazzi hanno un grande cuore, ma è difficile giocare peggio di così". Finotto: "Testa alla prossima, sarà una finale"

Spal, De Rossi soddisfatto a metà per il punto conquistato: “Calcisticamente ho visto poco”

di Redazione | 4 min

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(foto Spal)

di Nicolò Govoni

“Sono soddisfatto sì e no del pari”, questo il commento a caldo di mister De Rossi dopo la partita della sua Spal col Perugia.

“È un punto, non ci hanno recuperato in classifica ma calcisticamente ho visto poco. Continuo a sottolineare il cuore dei ragazzi in allenamento e in campo, ma giocare peggio di così è difficile. È anche difficile giocare bene con il Perugia, che va sulle palle sporche e ti mette in difficoltà. Non siamo partiti malissimo, ho visto cose buone per 20-25 minuti, ma ci mancano soluzioni negli ultimi venti metri. Non sono comunque contento della prestazione di oggi”, continua il mister.

“Il Perugia certe volte decide di giocare male, in maniera sporca, per far giocare male a sua volta l’avversario, che deve essere bravo a non lasciare spazio a ripartenze. Si sentiva l’importanza della partita, anche se ogni sfida è importante e i punti pesano un po’ di più quando sei in basso: dobbiamo avere la personalità di giocare anche quando pesano i punti, cioè sempre”.

Alcune palle perse nella metà campo difensiva hanno fatto tremare la Spal: “Spero non sia paura ma stanchezza, perché abbiamo giocato pochi giorni fa e qui il campo è pesante. Il Perugia gioca così, ti mette in difficoltà fisicamente e mentalmente: con i lanci lunghi possono sempre ribaltare l’azione, bisogna stare attenti contro di loro. Ho visto errori anche quando eravamo freschi e in altre partite: dobbiamo volere di più da noi stessi, io per primo, e io sono il responsabile di quello che si vede in campo”.

De Rossi ha provato a cambiare le carte in tavola per l’impegno infrasettimanale: “Tunjov ha fatto un ingresso promettente contro il Modena e ho voluto riproporlo, ma è molto giovane per cambiare ruolo e interpretarlo, ha bisogno di tempo e di partite; e poi loro giocavano con il quinto a centrocampo, quindi aveva sempre l’uomo vicino. Varnier si allena da tanto, sono contento di averlo visto in campo, e anche bene secondo me: riprenderà ritmo e passo, tornando a essere il giocatore importantissimo che è. A centrocampo ho voluto Zanellato, che ha fatto bene a Brescia e oggi meritava una chance, facendo bene secondo me; mi aspettavo invece qualche inserimento in più di Proia con Tunjov esterno. Ma tutti hanno speso molto”.

Dopo il rigore sbagliato dall’ex Melchiorri la Spal ha preso coraggio: “I rigori sbagliati con un Var così lungo ti danno una spinta importante: ma non abbiamo prodotto tanto. Su Rabbi mi sembra che il difensore del Perugia abbia fatto un intervento fenomenale. Dovevamo creare un po’ di più: anzi, dovevamo stare un po’ di più lì, nella loro area, mettendo più pressione. Il blocco squadra deve essere più dominante in campo”.

C’è invece allarme per le condizioni di Moncini, uscito dopo dieci minuti di partita: “Credo sia uno stiramento, i calciatori sanno quando uno stiramento è grave: lui pensa che non sia una cosa gravissima. Non voglio fare il dottore da due soldi ma credo che lo rivedremo a gennaio. Senza di lui abbiamo comunque altri quattro giocatori offensivi di valore. Oggi Finotto ha fatto una buona partita, è completo, mentre conosciamo La Mantia: basta un gol anche sporco per cambiare il suo campionato. Rabbi e Rauti possono darci invece un attacco diverso, con una punta”.

La B è un campionato difficile, ed estremamente competitivo: “I nomi delle piazze hanno portato a chiamare la B ‘A2′: la Spal era in A qualche anno fa, e io ho fatto l’unica trasferta della mia vita da tifoso a Perugia, questo è uno stadio da A, parliamo di squadre che hanno fatto la storia del campionato italiano di Serie A. Qualche società ha fatto investimenti molto pesanti, anche se credo, comunque, che in A si giochi con un po’ più di fraseggio”.

Cosa fare per risollevare questa Spal? “Ci servono grande intensità e serietà di lavoro, che porta a ottenere gli obiettivi. Al di là di questo ci sono grandi allenatori, non parlo di me ovviamente”, scherza De Rossi con autoironia. “La B è un campionato particolare: mi ha sempre affascinato, bastano 4-5 partite per cambiare anche la classifica. Ma non conviene fare questo discorso: serve vincere, e per farlo serve tirare in porta e quindi giocare a calcio; oppure avere filosofie come quelle di Modena e Perugia, con giocatori strutturati per quel tipo di calcio”.

Finotto, invece, è già proiettato alla sfida di domenica al Palermo: “Sapevamo che non fosse facile, anche se il Perugia è ultimo in classifica. Sono una squadra solida, stanno dietro e ripartono. Ci hanno messo in difficoltà, ma portiamo a casa questo punto e pensiamo alla prossima partita tra tre giorni, che è un’altra finale. Cerco di pressare e darmi da fare per aiutare la squadra, ma vorrei creare qualche occasione da gol in più: credo che arriveranno, ma sono contento di essere tornato a giocare. Nel secondo tempo si sono allungati e c’era più spazio, potevamo anche fare gol ma purtroppo non ci siamo riusciti”.

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