Natale in Strombazzonia. No, non è l’ultimo film cinepattone con Massimo Boldi e Christian De Sica, ma il titolo della cena-evento natalizia organizzata dalla Lega di Ferrara, in programma martedì 20 dicembre alle 20.30 presso il ristorante Locanda della Zucca di via Imperiale a San Bartolomeo in Bosco.
Per l’occasione, gli organizzatori dell’iniziativa – sulla pagina Facebook del gruppo politico – promettono ai commensali un “viaggio nelle foreste della Strombazzonia, con vecchi amici, nuove conoscenze e pericolose insidie che ricordano quelle affrontate durante questi anni insieme”.
Sulla locandina della serata, infatti, si possono notare la consigliera Rossella Arquà in tuta mimetica e diversi riferimenti alla vicenda delle minacce che la vede coinvolta col vicesindaco Nicola Lodi: dalle lettere minatorie a una scimmia che indossa una maglia con scritto ‘mandante‘ fino a un proiettile su cui è incisa la scritta ‘Inerte, tranquilli“.
A tal proposito, gli organizzatori aggiungono che i partecipanti andranno proprio “a caccia del mandante con la truppa d’assalto di PiazzaPulita (sulla locandina sono ritratti il cronista Alessio Lasta e il conduttore del programma Corrado Formigli)” e potranno anche salire a bordo di un pullman “per un avventuroso safari con gli strombazzatori che abbiamo avuto modo di commentare e leggere in questi anni”.
Il riferimento è all’attivista dem Diego Marescotti, alla consigliera Pd Ilaria Baraldi, al giornalista Stefano Lolli, alla consigliera del Misto Anna Ferraresi e all’ex vicesindaco Aldo Modonesi, tutti ritratti a bordo dello stesso pullman, mentre il segretario dei dem Alessandro Talmelli viene raffigurato nelle vesti di capotreno con tanto di paletta verde per il “controllo anagrafe”, circondato da pappagalli che affermano “Craaak…Sono il candidato più credibile”.
Ad animare la serata saranno “i dischi di Dj Boogie (il capo che controllava la mafia nigeriana in città, ndr) per una grande festa della legalità in versione natalizia”, prima del consueto scambio degli auguri di Natale “attraverso lettere anonime che potremo compilare e ritagliare all’ingresso. Per la vostra sicurezza – rassicurano dalla Lega – vi doteremo di forbicine con la punta arrotondata“.
La scelta della Lega di comunicare la cena-natalizia in questo modo non è sfuggita però allo stesso segretario comunale del Pd Ferrara, Alessandro Talmelli, che ha criticato soprattutto la scelta di utilizzare lo stemma del Comune di Ferrara nella locandina: “La Lega di Ferrara, ovvero il partito che esprime il sindaco nella nostra città, ha tanto tempo da perdere. Anzichè spendere il proprio tempo in cose ben più utili alla cittadinanza, si divertono a pubblicare sulla propria pagina social e immagino anche su varie chat di militanti e simpatizzanti (iscritti ormai non ne hanno più…) la locandina per la loro cena natalizia in cui vengono dileggiati politici e cittadini solamente perché la pensano in maniera diversa da loro”.
“Potrebbe essere – aggiunge – derubricata come semplice goliardata, ma è ancora più grave se pensiamo che nel loro logo inseriscono (come fanno anche in altre realtà) il logo del Comune di Ferrara, anche se leggermente ritoccato, traendo in inganno molte persone in buona fede e comunicando un messaggio completamente sbagliato associato al logo cittadino. Faccio appello al sindaco, in quanto primo responsabile del confronto democratico tra maggioranza e opposizione nel rispetto della dignità e delle opinioni di tutti i cittadini e cittadine, affinché, al di là dell’ironia e della legittima propaganda politica, si faccia promotore presso gli organismi dirigenti locali del suo partito, per ricondurre nell’alveo
della dialettica civile la Politica locale condotta dalla Lega di Ferrara a cui lui è iscritto e di cui è un noto esponente nazionale”.
“Converrà con me caro sindaco – conclude Talmelli – che i nostri concittadini e concittadine sentono forte l’esigenza che noi politici e amministratori ci occupiamo del futuro di Ferrara ridando dignità alle istituzioni locali, affrontando le gravi problematiche legate alla crisi economica che sta letteralmente desertificando il nostro centro storico e le attività nel forese, destinando risorse del bilancio comunale a chi non è in grado di pagare le bollette, come da noi già richiesto e come hanno fatto altri sindaci del nostro territorio e non solo, senza perderci in queste inutili questioni. Il tempo della ricreazione è finito: occupatevi di cose serie”.
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