Attualità
7 Dicembre 2022
Ora la progettazione e poi il via ai lavori. Da edificio abbandonato a nuovo centro per le famiglie con un investimento da 3 milioni di euro

Pnrr, riqualificazione ex scuole Pietro Lana, vince la Mate di Bologna

di Redazione | 4 min

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È la cooperativa Mate di Bologna ad aver vinto la gara d’appalto per i lavori – da tre milioni di euro (fondi Pnrr) – che segneranno la rinascita dell’ex scuola di via Pietro Lana, da anni abbandonata e oggi al centro di un piano di recupero per farne un nuovo centro servizi per le famiglie.

La cooperativa bolognese si è aggiudicata la selezione in corso nelle ultime settimane. A collaborare con la commissione che ha valutato le offerte presentate c’era anche Vieri Quilici, docente e architetto, progettista della stessa scuola. Quilici – figlio del giornalista Nello Quilici e della pittrice Mimì Quilici Buzzacchi e fratello del regista Folco – ha fin dall’inizio dato la sua disponibilità a collaborare per valutare l’aderenza delle proposte rispetto alla storia dell’edificio e dell’intero quartiere e la migliore delle soluzioni in campo. Per il progetto del nuovo centro servizi per le famiglie il Comune di Ferrara ha inoltre sottoscritto una partnership con il Consorzio Ferrara in Ricerca (ente di ricerca dell’Università di Ferrara), per il supporto tecnico e scientifico nella definizione delle linee metodologiche per l’intervento di recupero e la tutela dell’edificio.

“Il nuovo centro di via Pietro Lana, oltre a rappresentare l’occasione di un recupero eccellente di un immobile storico per il quartiere, segnerà anche un nuovo passo nel campo dei servizi alle famiglie, insieme ai nuovi asili nido che, con i fondi Pnrr, sono previsti nelle frazioni e ai 68 posti in più nei nidi del territorio ottenuti grazie alla partnership tra pubblico e privato”, dice il sindaco Alan Fabbri. “Con questo progetto realizziamo un presidio importante per le famiglie e per l’intera comunità, rigenerando l’intero circondario e realizzando un più alto livello di sicurezza”, dice il vicesindaco Nicola Lodi. “Un nuovo passo, concreto, verso la rinascita di un luogo storico, che ha segnato la storia del quartiere e della città, e che oggi si rende possibile grazie alla capacità di attrarre fondi europei, alla task force Pnrr del Comune e anche grazie al prezioso supporto del progettista e di un grande nome dell’architettura italiana, come l’architetto Vieri Quilici”, dice l’assessore Dorota Kusiak, sottolineando come il nuovo centro “segnerà uno straordinario potenziamento dei servizi alle famiglie”. Ora sono previsti 90 giorni per la redazione del progetto definitivo e 45 per quello esecutivo, a seguire l’avvio dei lavori. L’Amministrazione incontrerà, con i tecnici comunali, il raggruppamento di professionisti il 12 dicembre per concordare le linee di sviluppo progettuale. La ditta, nella sua proposta tecnica, sottolinea che la filosofia di riferimento si fonda sul concetto di edificio come “infrastruttura sociale”, per “trasformare l’ex scuola in un luogo permeabile, completamente accessibile, punto di riferimento per la comunità, luogo di gioco e apprendimento per l’infanzia, ambito di cultura delle relazioni tra individui, landmark urbano sotto il profilo architettonico”.
Altri elementi che caratterizzano la riqualificazione, come illustrato dall’impresa (e in coerenza al progetto originario di Quilici): la valorizzazione delle potenzialità che nascono dalla continuità tra spazi interni ed esterni e la “rielaborazione italiana del modello progettuale nord-europeo”.

E poi: l’utilizzo “sapiente e calibrato di mattone e cemento armato”. Oltre alla generale riqualificazione, interamente nuovi saranno: l’accesso sul lato nord, gli ascensori, la riconfigurazione della rampa per il micro-teatro al piano terra, il potenziamento dell’accessibilità agli ambienti comuni del primo piano, tre nuove rampe sviluppate anche nell’area verde esterna, il posizionamento di percorsi, cosiddetti, “podotattili”, le targhette in linguaggio ‘braille’, gli arredi in legno anche per le aule, il ripristino delle piastrelle (invece del linoleum), nuovi serramenti e infissi, la riconfigurazione dei servizi igienici, l’installazione dei pannelli fonoassorbenti, il pieno e totale recupero del ‘teatro sospeso’, ossia il nucleo centrale dell’edificio a funzione teatrale, scenica, per spettacoli per bambini o lezioni all’aperto. E poi, tra le altre cose, sono inoltre previste: il miglioramento sismico e del comportamento strutturale, il recupero delle coperture, la creazione di nuove aree verdi, l’estensione delle superfici vegetali, l’ampliamento dei percorsi esterni. In termini di qualità ambientale l’obiettivo è proporre soluzioni “superiori agli standard di legge”, con speciale attenzione a: comfort visivo, comfort termo-igrometrico, salubrità e qualità dell’aria, riduzione dei rischi da campi magnetici. Oltre alle aule e agli spazi comuni, locali sono stati pensati anche per uno psicologo di comunità, uno sportello informativo e per i colloqui, laboratori di arte e di musica, un’area caffè.

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