Edoardo è stazionario. La Procura indaga anche per omissione di soccorso
All'uomo è contestato l'articolo 589 ter del codice penale. Oggi saranno affidati gli incarichi per l'autopsia sul corpo di Manuel, oltre che per la perizia cinematica e informatica
Oltre che per omicidio stradale, il 37enne ferrarese alla guida dell’automobile che, nella serata del 30 novembre, ha investito e ucciso il 15enne Manuel Lorenzo Ntube, ferendo l’amico Edoardo Azzolini, 17 anni, sarà indagato anche per omissione di soccorso.
La Procura della Repubblica di Ferrara infatti, all’uomo, che subito dopo l’incidente non si era fermato poiché in stato di shock, ha contestato l’articolo 589 ter del codice penale, che prevede una circostanza aggravante specifica qualora, in seguito al fatto che ha causato l’omicidio stradale, il conducente si dia alla fuga, omettendo di prestare soccorso e cercando di procurarsi l’impunità.
Ricordiamo che il conducente dell’auto, assistito dall’avvocato Monica Tartari, è tornato sui suoi passi solamente tre ore dopo l’accaduto, costituendosi alla Polizia Locale.
Nel mentre, rimangono stazionarie le condizioni del ragazzo che era insieme a Manuel. Edoardo è ancora ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Cona in Rianimazione, ma respira autonomamente ed è cosciente.
Oggi intanto, mercoledì 3 dicembre, il pubblico ministero Ciro Alberto Savino affiderà gli incarichi per effettuare l’autopsia sul corpo del giovane ragazzo morto, oltre che per la perizia cinematica e informatica.
La prima per ricostruire a quale velocità andava l’auto e com’erano posizionate le due biciclette sulla strada, la seconda per fare luce se, al momento del tragico incidente, l’uomo stesse o meno usando il telefono.