Spettacoli
6 Dicembre 2022
"L'università dal borgh ad castel", spettacolo teatrale volto a raccogliere fondi a favore dell'Unicef, andrà in scena domenica 11

La compagnia Squassa Marlet va in scena alla sala Estense

di Redazione | 2 min

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Teatro, divertimento e solidarietà andranno in scena domenica 11 dicembre alle 20.30 con lo spettacolo teatrale “L’università dal borgh ad castel” della compagnia Squassa Marlet, nella sala Estense – piazza Municipio 14. L’appuntamento è finalizzato a raccogliere fondi a favore dell’Unicef.

All’incontro di presentazione sono intervenuti l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti, il segretario di Unicef Ferrara Sandro Mingozzi e il regista della compagnia Cesare Forlani. Presenti anche la volontaria di Unicef Rossella Polastri e gli attori teatrali Giancarlo Bottoni, Renza Scapoli e Matteo Caleffi.

“Questo appuntamento – ha sottolineato l’assessore Coletti – è un’occasione per dare risalto a una realtà come Unicef, che è fortemente impegnata sul territorio ferrarese dalla parte dei bambini e degli adolescenti e a difesa dei loro diritti. I giovani rappresentano il nostro futuro e Unicef è un punto di riferimento per la loro tutela. Proprio per favorire l’attività di Unicef, l’amministrazione comunale ha voluto riconoscere il patrocinio a questa iniziativa e mettere a loro disposizione la sala Estense per una serata che consentirà di promuovere una raccolta fondi”.

Il segretario di Unicef Mingozzi ha ricordato che l’iniziativa ha un duplice scopo, che è quello di fare sensibilizzazione e raccogliere risorse per portare avanti i progetti a tutela dei minori. Unicef a Ferrara è presente dal 1979 e raggruppa una quarantina di soci.

Il regista Forlani è anche l’autore della sceneggiatura dell’opera che andrà in scena e ha spiegato che “La trama dello spettacolo si fonda sulla commedia dell’arte, tratta in modo libero da ‘Il servitore di due padroni’ di Carlo Goldoni, riadattando la situazione ai nostri giorni. La storia è collocata negli anni tra il 1990 e 2010 anziché nella seconda metà del ‘700 e il luogo in cui si svolge è Ferrara anziché Venezia, con una modernizzazione di tutti i riferimenti. La comicità è insita nel dialogo semplice e diretto, ma non va a toccare i tre elementi che contraddistinguevano l’opera di Goldoni, che sono l’amore, l’inganno e l’ingordigia”.

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