Salute
1 Dicembre 2022
Incontro pubblico sull'insediamento dell'Istituto Ortopedico Rizzoli al 'Mazzolani-Vandini', sugli interventi effettuati e sugli sviluppi futuri

Lo Ior ad Argenta: “Ecco chi siamo e cosa facciamo”

di Redazione | 3 min

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Argenta. Ecco chi siamo e cosa facciamo. E’ il motivo conduttore di sintesi che ha tenuto banco nel corso del pubblico incontro dal titolo “Argenta in salute”, organizzato martedì scorso in un gremito centro culturale “Mercato” dal sindacato pensionati Spi-Cgil, il cui segretario provinciale, Sandro Arnofi ha fatto da moderatore, intervistando gli intervenuti, e illustrando ai presenti anche i loro curriculum e percorsi formativi e professionali. Argomento: l’insediamento al Mazzolani-Vandini dello Ior, il celebre istituto ortopedico e riabilitativo di Bologna che si attesta al quinto posto nella speciale classifica stilata a livello mondiale.

Nel fare gli onori di casa, e ricevere gli invitati al banco dei relatori, il sindaco Andrea Baldini ha posto l’accento sul progetto di “rifunzionalizzazione del nosocomio argentano”. Che, con l’avvento delle specializzazioni praticate dallo Ior, appunto, “non ha comunque messo in secondo piano le altre attività, prova ne sia ad esempio la ripresa delle operazioni di cataratta, ferme da un anno. Mentre la riorganizzazione potenzierà anche la medicina generale e altri servizi clinico-sanitari”. Ma l’obiettivo principe resta “la riduzione della mobilità passiva, pazienti insomma che vanno a curarsi in altre realtà” come ha spiegato il direttore Matteo Romagnoli. E, quindi “un aumento della migrazione attiva”.

Quasi un imperativo questo che, otto mesi dopo l’apertura delle attività dello Ior al M.Vandini, ha fortemente accresciuto le probabilità di riuscita. Un importante obiettivo dunque, per il quale non si esclude la possibilità di autorizzare gli accessi ed erogare prestazioni chirurgico-terapeutiche, ora territoriali, anche a utenti provenienti fuori provincia.

Questo in sostanza il punto della situazione estrapolato anche da precedenti incontri a tema: 700 circa gli interventi in sala operatoria con in testa le fratture e i traumi all’anca, ginocchio, spalla, alluce, caviglia, mano per i pazienti adulti o anziani. Mentre il prossimo 19 gennaio si darà il via anche a quelli pediatrici: molto gettonati in questo settore sono le correzioni del piede piatto. Vasta poi anche la proposta fisiatrica, delle visite (a quota 3000 circa) e degli ambulatori aperti dal lunedì al venerdì mattina e per le urgenze anche il sabato. Fiore all’occhiello pure i 45 posti letto di degenza, “la terapia intensiva, e il presidio h24 di un anestesista” di cui ha parlato il responsabile Andrea Tognu.

Lo sviluppo delle competenze rientra poi nei piani del rafforzamento dell’offerta. E su questo punto il dirigente Ausl di Ferrara Roberto Bentivegna, affiancato da Marika Colombi della direzione infermieristica che ha elogiato “il lavoro degli oltre 100 addetti”, ha illustrato il progetto di ampliamento della struttura (da bandire entro marzo 2023, per un costo di 12 milioni di euro) che prevede “la costruzione di una nuova ala e il rifacimento del Pronto Soccorso”, la cui attuale sede, nei giorni scorsi, è stata interessata da una copiosa infiltrazione d’acqua piovuta dal soffitto, e un paio di volte da lunghi tempi di attesa. Una spina nel fianco quest’ultima che, al di là dell’eccezionalità dei casi, va comunque presa di petto e risolta. In vista intanto ci sono anche nuove dotazioni tecnologiche e digitali, tra cui la “Centrale operativa Cot”.

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