Branduardi a Ferrara: “La musica degli Estensi torna a vivere”
Angelo Branduardi in un concerto speciale a Ferrara il prossimo 11 dicembre al Teatro Comunale Claudio Abbado, per festeggiare i 30 anni di Ferrara nell’Unesco
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Torna al Teatro Comunale l'appuntamento con il "Concerto di Beneficenza" promosso dal Comando Operazioni Aerospaziali (Coa) dell'Aeronautica Militare
Arriveranno da tutta l'Italia e dall'Europa i 350 atleti che il 14 dicembre parteciperanno alla "Coppa Shotokan internazionale di Karate tradizionale" a Ferrara
Momenti di tensione nella notte dello scorso 8 dicembre nel centro di Cento, dove un 24enne è stato rapinato del proprio smartphone e del proprio portafoglio
Come annunciato dalla Prefettura di Ferrara, le ricerche del 17enne Chemkhi Yakoub, scomparso il 2 dicembre, sono state revocate dopo che è stato rintracciato

(archivio)
Codigoro. Lui sostiene di averlo ucciso per sbaglio: voleva sparare alla nutria con la quale i suoi due cani avevano ingaggiato una lotta. Per la procura non è credibile: l’animale non aveva alcun graffio o morso, aveva però il foro generato da una fucilata sparata da distanza molto ravvicinata.
Un cacciatore di 72 anni è a processo per aver ucciso il proprio cane. Ieri in udienza davanti alla giudice Giulia Caucci è stato sentito Claudio Castagnoli, ex comandante della Polizia provinciale di Ferrara che ha raccontato come il cane, un Breton di 12 anni, fosse stato trovato privo di vita nelle acque del Collettore Giralda, zona di caccia dove l’imputato era autorizzato a operare. Il ritrovamento avvenne proprio il 1° dicembre del 2019, data di chiusura dell’attività venatoria con l’assistenza dei cani.
La carcassa venne prelevata e conservata. La Provinciale scoprì dal microchip il nome del padrone, l’attuale imputato, e aspettò 60 giorni per vedere se sarebbe arrivata un’eventuale denuncia di scomparsa. Denuncia che che venne effettuata sì, ma solo dopo che il comandante Castagnoli e suoi agenti si fecero vivi con l’attuale imputato, a gennaio inoltrato.
“Il cane era vecchio e poco incisivo dal punto di vista venatorio, e bisognoso di più cure”, ha spiegato il testimone. Il sottinteso, che è poi anche la tesi dell’accusa, è che il cacciatore abbia deciso di disfarsi di un animale considerato non più utile.
Il 29 marzo verranno sentiti due testimoni della difesa.
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