Scontro camion-treno, Bondeno verso il ritorno alla normalità
Bondeno torna gradualmente alla normalità dopo il violento incidente di martedì mattina, quando una bisarca carica di auto si è scontrata con un treno regionale
Bondeno torna gradualmente alla normalità dopo il violento incidente di martedì mattina, quando una bisarca carica di auto si è scontrata con un treno regionale
È stato fissato per la giornata di lunedì 1° dicembre il conferimento d'incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili su computer, telefoni e altri dispositivi sequestrati al responsabile dell'Unità Operativa del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale del Delta di Lagosanto
Ha fotografato il ladro mentre tentava di entrargli in casa grazie all'impianto di videosorveglianza. La denuncia è arrivata tramite i social, dopo aver avvisato le forze dell'ordine, da parte di un residente di Malborghetto di Boara
"È lecito che un assessore o un consigliere comunale in carica partecipino a concorsi pubblici nello stesso Comune dove svolgono attività politico-amministrativa?" A domandarselo "a lungo in questi giorni" sono stati Davide Nanni (Pd) e Fabio Anselmo (Civica Anselmo)
Contraccezione d’emergenza negata, consultori indeboliti e Ivg farmacologica non garantita: i risultati dell’indagine di Avs, Possibile e Coalizione Civica rivelano criticità diffuse a Ferrara

(archivio)
Codigoro. Lui sostiene di averlo ucciso per sbaglio: voleva sparare alla nutria con la quale i suoi due cani avevano ingaggiato una lotta. Per la procura non è credibile: l’animale non aveva alcun graffio o morso, aveva però il foro generato da una fucilata sparata da distanza molto ravvicinata.
Un cacciatore di 72 anni è a processo per aver ucciso il proprio cane. Ieri in udienza davanti alla giudice Giulia Caucci è stato sentito Claudio Castagnoli, ex comandante della Polizia provinciale di Ferrara che ha raccontato come il cane, un Breton di 12 anni, fosse stato trovato privo di vita nelle acque del Collettore Giralda, zona di caccia dove l’imputato era autorizzato a operare. Il ritrovamento avvenne proprio il 1° dicembre del 2019, data di chiusura dell’attività venatoria con l’assistenza dei cani.
La carcassa venne prelevata e conservata. La Provinciale scoprì dal microchip il nome del padrone, l’attuale imputato, e aspettò 60 giorni per vedere se sarebbe arrivata un’eventuale denuncia di scomparsa. Denuncia che che venne effettuata sì, ma solo dopo che il comandante Castagnoli e suoi agenti si fecero vivi con l’attuale imputato, a gennaio inoltrato.
“Il cane era vecchio e poco incisivo dal punto di vista venatorio, e bisognoso di più cure”, ha spiegato il testimone. Il sottinteso, che è poi anche la tesi dell’accusa, è che il cacciatore abbia deciso di disfarsi di un animale considerato non più utile.
Il 29 marzo verranno sentiti due testimoni della difesa.
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