Attualità
30 Novembre 2022
Sopralluogo al cantiere degli assessori regionali Calvano e Corsini. Le opere principali: interramento di due linee ferroviarie verso Codigoro e la Romagna, completamento Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini, eliminazione dei passaggi a livello, collegamenti verso l’ospedale di Cona

Nodo di Ferrara: oltre 66 milioni in opere per alleggerire il traffico viario e ferroviario

di Redazione | 5 min

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Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale

Proseguono i lavori per la realizzazione del nodo ferrarese: oltre 66 milioni di euro in opere che avranno un grande impatto sulla città estense grazie alla riduzione del traffico viario e ferroviario con indubbi benefici per la qualità dell’aria e di vita dei cittadini.

Il cantiere è stato al centro di un sopralluogo degli assessori regionali Paolo Calvano e Andrea Corsini con l’assessore Andrea Maggi, i consiglieri regionali Marcella Zappaterra e Marco Fabbri, il direttore generale di Fer Stefano Masola, l’ingegner Geppino Toglia, responsabile unico del procedimento, il direttore lavori Davide D’Avanzo, anch’egli ingegnere, e i tecnici di Ferrovie Emilia-Romagna e dell’impresa appaltatrice Baraldini Costruzioni. Un sopralluogo per verificare i cantieri che interessano la città: dall’interramento delle linee ferroviarie agli interventi di ricucitura urbana, all’eliminazione dei passaggi a livello.

Ha superato la metà del progetto il cantiere per l’interramento della ferrovia a Ferrara. Nel 2024 è atteso presumibilmente il passaggio del primo treno lungo il nuovo collegamento treni che consentirà di bypassare la città, liberando anche via Bologna e via Boldrini dai rispettivi passaggi a livello. È in fase di studio, inoltre, da parte di Ferrovie Emilia-Romagna (Fer), un ulteriore progetto per la soppressione del passaggio a livello di via Fabbri. I lavori sono partiti il primo ottobre 2020, per un investimento complessivo di circa 45milioni di euro, su un quadro complessivo di 66milioni di euro. Attualmente il tratto completato – con un complesso lavoro ingegneristico che sta portando all’apertura di una nuova via di collegamento e alla escavazione di un nuovo tunnel di 850 metri – è di 2,7 chilometri (sui 4 complessivi)  tra la zona di via XVI Marzo e quella di via Fabbri.  Il percorso lungo il quale sono posati i nuovi binari consentirà di superare dislivelli anche di 10 metri, nel punto più basso. Due le nuove fermate che saranno create: in via del Bove (nei pressi della vecchia fermata Aleotti, fermata soppressa, spostandosi verso via Bologna) e l’altra in piazzale Camicie rosse\via Boldrini. Per realizzare il nuovo tunnel di 850 metri  è necessario raggiungere una profondità di scavi fino a 19 metri. È in fase di ultimazione anche uno svincolo per i treni merci che – in tal modo – non si fermeranno più a Ferrara, lungo il collegamento Rimini- Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco-Suzzara, liberando anche  il nodo ferroviario del capoluogo estense.

“Il nodo di Ferrara – affermano Corsini e Calvano – proprio per la posizione della città nell’asse viario e ferroviario dell’Emilia-Romagna, è strategico per la Regione. Da una parte perché può svolgere un ruolo fondamentale per la logistica in connessione con il Porto di Ravenna e come arteria alternativa per il traffico merci tra il corridoio adriatico e il centro-nord Europa. E anche per potenziare l’attrattività turistica di Ferrara che da sempre ha un forte radicamento verso la mobilità ciclabile e che, grazie agli interventi di ricucitura urbana, potrà intercettare sempre più la richiesta di turismo lento e di esperienza”.

“Per la città di Ferrara – spiegano Corsini e Calvano – si tratta di un’opera che come Regione Emilia-Romagna abbiamo fortemente voluto e che cambierà il volto della città, migliorandone il traffico in particolare quello di via Bologna, una delle arterie più rilevanti della città. I cantieri in corso – chiudono gli assessori – potranno ridisegnare la mobilità urbana in linea con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima, per rendere Ferrara una città sempre più sostenibile a vantaggio dei cittadini e dei turisti”.

“Quando si passa da via Bologna – commenta a caldo Marcella Zappaterra appena dopo il sopralluogo – non si può neanche immaginare l’imponenza dei lavori. Un cantiere che si sviluppa sotto terra, per rimediare ai disagi che noi ferraresi conosciamo bene”.

I lavori in corso

In particolare, è previsto l’interramento di due lineeverso Codigoro e verso la Romagna – che attraversano la città di Ferrara, e per il completamento della Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini che interessa in modo particolare il traffico merci diretto soprattutto al Porto di Ravenna.

Infrastrutture che consentiranno di alleggerire in modo consistente il traffico sia ferroviario sia viario e che rientrano in un intervento complessivo sul nodo di Ferrara pari a 66,7 milioni di euro, di cui questo è l’ultima parte.

Le opere sono finanziate dal ministero delle Infrastrutture per 26,6 milioni, dalla Regione Emilia-Romagna con circa 13 milioni, da Rete ferroviaria italiana per 7 milioni e dal Comune di Ferrara per 4 milioni.

Nel dettaglio, l’opera unifica in un’unica sede ferroviaria – da realizzare in buona parte in trincea e galleria artificiale – le due linee ferroviarie esistenti che, in uscita dalla stazione di Ferrara, si dirigono rispettivamente verso Codigoro (linea Fer) e verso Ravenna-Rimini (Linea Rfi), risolvendo le relative interferenze ferroviarie con la viabilità stradale della città di Ferrara.

Il progetto prevede una vera e propria ricucitura urbana tra due parti della città densamente popolate, con la creazione di piste ciclabili, spazi di arredo e verde urbano, riorganizzazione delle fermate bus e attraversamenti dedicati.

Inoltre, il completamento della Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini, opera parzialmente realizzata, che si sviluppa in trincea/galleria artificiale, ha lo scopo di collegare direttamente le omonime linee, creando un by-pass sulla stazione di Ferrara che costituisce parte dell’itinerario merci alternativo tra il corridoio adriatico ed il centro-nord Europa. In questo modo si consente al traffico merci – da potenziare sul collegamento tra il Porto di Ravenna e il Brennero – di non entrare in stazione per invertire il senso di marcia.

Saranno poi eliminati due passaggi a livello, uno dei quali particolarmente trafficato sulla via Bologna, con impatti positivi sul traffico, la sicurezza ferroviaria e l’ambiente, dovuto alle minori emissioni in atmosfera da vetture in sosta o in coda e al minore impatto acustico.

Infine, sarà potenziato il collegamento urbano ferroviario con il nuovo ospedale di Cona. Infatti, con l’inserimento delle due fermate interrate in trincea, diventeranno cinque le fermate/stazioni intermedie tra la stazione di Ferrara centrale e Cona Ospedale.

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