Cronaca
28 Novembre 2022
Interventi dei carabinieri proprio nella settimana contro la violenza sulle donne. Le vittime portate all'ospedale per le lesioni subite

Altri tre uomini violenti denunciati a Ferrara e provincia

di Redazione | 2 min

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Tutti e tre sono stati denunciati a piede libero per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali dai carabinieri intervenuti in soccorso alle vittime, che hanno anche attivato le procedure del cosiddetto ‘codice rosso’ e chiamato i sanitari del 118.

Due casi si sono verificati nel capoluogo e uno in provincia ai danni di donne di 60, 59 e 41 anni, tutte sposate o conviventi da tempo.

Il primo intervento dei militari è avvenuto la sera del 23 novembre, dopo una richiesta di soccorso pervenuta al numero 112, da un’abitazione in zona Porotto. Un litigio legato alla separazione si è trasformato in un episodio di violenza: M.V., 62enne, si sarebbe scagliato fisicamente contro la moglie 60enne che, riuscita a divincolarsi, ha chiamato il numero per le emergenze. Portata all’ospedale di Cona, è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni.

Altro giorno, altra violenza. Nel pomeriggio del 24 novembre i carabinieri sono intervenuti a Pontelagoscuro dove M.A., 58enne già noto alle forze dell’ordine, aveva dato un pugno al volto della compagna, una donna di 59 anni. Anche lei è stata portata all’ospedale di Cona, anche per lei 21 giorni di prognosi.

Il giorno successivo, 25 novembre, altra chiamata al 112. Una donna di 41 anni in lacrime, sconvolta e confusa, chiede di essere aiutata perché il compagno – G.A., 49enne di Ferrara – l’aveva picchiata. Ma poi riaggancia il telefono. L’operatore della centrale, compresa la situazione, ha cercato di ricontattare la donna, riuscendo a localizzarla e facendola soccorrere dai carabinieri di Codigoro, che l’hanno individuata mentre stava cercando rifugio dai suoi familiari. La donna è stata portata all’ospedale del Delta, a Lagosanto, dove è stata trattenuta in osservazione per via delle lesioni subite.

Alle tre donne i carabinieri hanno ricordato la possibilità di farsi assistere da un centro antiviolenza e, due delle tre, hanno accettano di allontanarsi dall’uomo che le ha costrette a ricorrere alle cure mediche, una tramite il centro antiviolenza e una ritornando alla famiglia di origine.

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