Comacchio
26 Novembre 2022
I giovani, con la pettorina gialla di "Puliamo il Mondo", hanno raccolto circa 250 chili di rifiuti abbandonati e spiaggiati

Gli studenti del Remo Brindisi e Legambiente ripuliscono la spiaggia di Lido Estensi

di Redazione | 2 min

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Lido degli Estensi. Durante la calda e soleggiata mattina di lunedì 21 novembre la spiaggia libera del Lido degli Estensi si è riempita di alunni con la pettorina gialla di “Puliamo il Mondo” di Circolo Legambiente Delta del Po. Gli alunni della 1A e 1C indirizzo Enogastronomia dell’istituto Remo Brindisi del Lido Estensi hanno raggiunto le dune e la battigia del Lido degli Estensi per raccogliere i rifiuti abbandonati e spiaggiati.

Commenta così l’iniziativa Sandro Beltrami, assessore con delega al decoro della città: “Un nuovo importantissimo momento che coinvolge le giovani generazioni, nella sensibilizzazione rispetto alla valorizzazione e tutela del nostro territorio, con una ricaduta importantissima in termini di educazione e promozione di azioni di civismo attivo”.

Indossati i guanti, gli alunni del “Brindisi” hanno setacciato le dune e la spiaggia raccogliendo rifiuti in una decina di sacchi pesanti, per circa 250 kg. Grazie all’iniziativa, gli alunni hanno potuto riflettere sulla quantità di plastica che viene abbandonata, posto domande sulla possibilità offerte dalla tecnologia che deve progredire e aumentare il recupero a seconda vita di questo interessante polimero. Come concordato con Clara spa e Coop Brodolini, i rifiuti sono stati separati in vetro, plastica e indifferenziato.

La manifestazione “Zero plastica in mare” nasce progetto ideato e condotto dalla professoressa Caterina Bonazza, insegnante all’Istituto Remo Brindisi del Lido degli Estensi, grazie alla collaborazione del Circolo Legambiente Delta Po, con il presidente Marino Rizzati e altri volontari.

Un’attività virtuosa che crea merito, ma anche segno di maturità. Raccogliere i rifiuti lasciati da altri è una pratica che testimonia la sensibilità dei giovani nell’affrontare i problemi ambientali. Oggi la conoscenza dei meccanismi che provocano i cambiamenti climatici e le conseguenze di danni all’ambiente e alle persone che vivono sulla nostra costa viene trattato dai media, dagli scienziati e dai professori nelle scuole.

A questo sistema di informazioni si aggiungono le associazioni del Terzo settore, in questo caso il Circolo Legambiente, che periodicamente chiama a raccolta giovani per raccontare cosa significa evitare la plastica in mare, ma anche indurli a gesti collettivi virtuosi.

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