Vigarano
25 Novembre 2022
Oltre un centinaio di persone hanno reso omaggio all'ex consigliere comunale. Camera ardente in municipio, poi rito religioso in chiesa: "Ora continua a scorrazzare con la tua carrozzina in cielo"

Vigarano dice addio a Marcello Fortini: “Centro della comunità, ha lottato fino in ultimo”

di Davide Soattin | 6 min

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Vigarano. C’era un paese intero oggi (venerdì 25 novembre) a dare l’ultimo saluto a Marcello Fortini, una delle anime più ascoltate e benvolute della comunità vigaranese, soprattutto – ma non solo – per il ruolo da consigliere comunale svolto dalla fine degli anni Novanta fino al 2021, morto a 62 anni dopo una lunga battaglia con la distrofia muscolare che l’aveva portato a trascorrere la sua quotidianità sulla sedia a rotelle.

Nonostante ciò, il ricordo del centinaio di partecipanti alle esequie, celebrate dopo un’ora di camera ardente nella sala consiliare del municipio di Vigarano Mainarda, è stato quello di una persona che ha saputo trasformare la propria disabilità in opportunità per dare al paese un contributo in più sia dal punto di vista politico (uomo di centrodestra, Fortini aveva fondato il partito “Per Noi Vigarano” ed era stato anche candidato in senato nel 2013 nelle liste di “Con Monti per l’Italia”) che dell’associazionismo come referente comunale di Telethon.

Un aspetto più e più volte rimarcato nell’omelia di don Andrea Frazzoli che, insieme a don Raffaele Benini, ha officiato la funzione funebre: “La sua è stata una vita vissuta a pieno e oggi siamo qui a ringraziarlo per il grande esempio che ci ha voluto dare, vivendo come un guerriero. È sempre davvero molto difficile salutare una persona cara alla famiglia e a una comunità intera, ma oggi siamo qui radunati intorno a lui a testimonianza della grande importanza che questa figura ha avuto per Vigarano. Marcello non si è mai lasciato andare nonostante le sue vicissitudini, ma ha vissuto la sua vita aggredendola con determinazione, forza e reazione, senza mai sedersi nel suo animo. È stata una presenza molto bella all’interno del paese e del Consiglio comunale, così come bello era vederlo durante la fiera con i giostrai a fare da unione, a creare lo spirito di un paese. Oggi riposati un po’ e poi magari continua a scorrazzare con la tua carrozzina in cielo“.

“Marcello – ha concluso don Frazzoli, leggendo una lettera scritta dalla famiglia – ha combattuto e lottato fino alla fine. Aveva voglia di fare ancora tante cose, è rimasto lucido fino alla fine ed è morto con dignità. Ammirabile è stato il il suo pensiero che lottare nella vita è un tuo dovere e il suo entusiasmo è diventato una virtù singolare. Gli stiamo stati vicini fino alla fine e ora riposa in pace. È stato un guerriero. Nelle sue parole avrebbe voluto la musica di discoteca nel suo ultimo saluto, ma non è possibile in questo momento, e la sera del funerale avrebbe detto a tutti di andare a mangiare una pizza che l’avrebbe pagata lui. Grazie a tutti per questa manifestazione di vicinanza in questo momento e per tutte le altre volte in cui Marcello è stato il centro della comunità“.

Sulla bara, la sciarpa di Telethon, appunto, e il gagliardetto del Comune di Vigarano Mainarda, rappresentato dalle parole del sindaco Davide Bergamini, presente insieme alla giunta comunale in gran completo: “Non è un momento facile. La settimana scorsa quando Fabiola (la moglie) mi ha detto che non stava bene, speravo di rivederlo nuovamente a casa. Speravo superasse il momento come già aveva fatto altre volte, ma non è andata così purtroppo. A lui è legato un ricordo della mia infanzia, quando da bambino, con i miei genitori e mia sorella, entravamo nel suo negozio in paese e ci trascinava con la dinamicità da commerciante. Poi, crescendo l’ho trovato lungo il percorso politico, con quella politica che è stata anche la sua forza in questi mesi. Ha affrontato un momento di salute non facile, ma non l’ha mai fatto pesare, comportandosi con quell’equilibrio e quell’educazione che ci riportano a una politica più sana rispetto a quella attuale”.

“Marcello – ha proseguito il primo cittadino, mentre la voce si è fatta sempre più rotta dall’emozione e gli occhi luccicavano – era un vero testone. Aveva una testa dura che neanche col martello potevi fargli cambiare idea. Il Consiglio comunale era la sua seconda casa e oggi siamo stati contenti di accoglierlo lì per l’ultima volta. Lascia un grande vuoto in tutti noi, per la sua tenacia e la sua voglia di fare che mancheranno. Pochi mesi prima di andarsene è venuto da me in Comune e mi disse di voler fare la Stracarrozzina. Siamo riusciti ad accontentarlo, era il suo sogno. Peccato se ne sia andato solo dopo la prima edizione. Tutti noi sapevamo che Marcello c’era in via Matteotti (dove abitava, ndr) e per tanti, il saperlo sempre lì, è stato anche un supporto psicologico, ma non solo. Il suo desiderio era quello di portare il capolinea dell’autobus 6 a Vigarano, anche se gli dicevamo che non era possibile. Ecco, ora lo voglio immaginare che a bordo di quel bus stia raggiungendo il paradiso. Fai buon viaggio”.

Pensieri toccanti e di cordoglio sono arrivati anche dalle attuali opposizioni. Da Lisa Pancaldi, capogruppo di Viviamo Vigarano, che ha parlato di “perdita per tutta la comunità intera” ad Agnese De Michele, consigliera della lista Costruiamo il Futuro con Te, che ha raccontato: “Negli ultimi tempi ho avuto modo di parlare con lui della malattia, della sofferenza, della pazienza di fronte alla malattia e lui di pazienza ne ha avuta davvero tanta. Ha sempre reagito e combattuto le difficoltà, aveva sempre un pensiero per Fabiola. Mi diceva ‘se riesco a sopportare la sofferenza è perché al mio fianco ho mia moglie Fabiola‘. Marcello è stato sicuramente un esempio di coraggio e forza per tutti. Sempre attivo e impegnato per la comunità che perde un riferimento importante”.

Ha trattenuto a stento le lacrime anche Claudio Benvenuti, coordinatore provinciale di Telethon, per poi scoppiare in un pianto finale che gli ha fermato in gola le parole: “Nel 2004, la direzione centrale di Roma mi invitò a organizzare una rete di volontari per la provincia di Ferrara. Marcello fu il primo tra tutti a rendersi disponibile e da lì è nato un rapporto che definire amichevole è riduttivo. Eravamo quasi fratelli. Anzi, lui mi considerava il fratello maggiore. Un’intesa che ci ha portato a condurre insieme una serie di attività con lo scopo di continuare a finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare, tra cui la distrofia muscolare di cui era affetto. Si era anche proposto come volontario per una eventuale cura sperimentale, che oggi non è purtroppo ancora arrivata”.

Tra i presenti, oltre all’ex primo cittadino vigaranese Daniele Palombo, anche i sindaci di Bondeno e Poggio Renatico. “Oggi diamo l’ultimo saluto a un amico che si è sempre battuto per i propri ideali e ci ha lasciato in eredità un modo di vivere la politica in maniera costruttiva e sempre con un occhio di riguardo per le persone” ha affermato Simone Saletti, mentre Daniele Garuti ha definito Fortini un “lottatore che non si è lasciato intimorire dalla malattia, restando fino alla fine sul pezzo. Il suo resta un esempio che, per come ha affrontato le questioni, ci dà la forza per proseguire la nostra attività amministrativa“.

Al termine del rito funebre, dopo la benedizione, il feretro è uscito dalla chiesa di Vigarano tra gli applausi, per poi concludere il proprio ultimo viaggio in Certosa, dove sarà cremato.

 

 

 

 

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