Politica
13 Novembre 2022
La consigliera leghista replica al sindaco: “Non ho inviato io le lettere con i proiettili e questo Lodi lo sa benissimo”

Caso Arquà. Naomo propose un ‘patto segreto’ perché lei si assumesse tutte le responsabilità

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Odg boicottaggio Israele. Fabbri a Zonari: “Comunista di me**a”

"Comunista di me**a". È la frase che il sindaco di Ferrara Alan Fabbri avrebbe rivolto ad Anna Zonari durante il Consiglio comunale del 13 ottobre. A denunciarlo è la stessa consigliera de La Comune di Ferrara durante il dibattito nel quale stava presentando uno dei due odg sul boicottaggio di Israele

Frisoni: “Orgogliosi di Ferrara e Cattolica, esempi di sport e inclusione”

“Complimenti a Ferrara e a Cattolica per l’importante titolo ottenuto come Città e Comune dello Sport, un riconoscimento che testimonia la qualità dei progetti sportivi e sociali messi in campo da queste amministrazioni della nostra regione”. Così l’assessora regionale allo Sport e Turismo, Roberta Frisoni

“L’Intelligenza Artificiale può valorizzare il patrimonio culturale della Regione”

La proposta è stata lanciata da Giusella Finocchiaro, professoressa ordinaria di diritto privato, di diritto di Internet e di Intelligenza Artificiale dell’Università di Bologna, intervenuta nel corso della commissione della commissione Statuto e Regolamento presieduta da Emma Petitti dove prosegue l'attività di audizione, iniziata la settimana scorsa con il professor Gianluca Gardini, da parte dell'Assemblea legislativa sulla nuova frontiera dell'IA

Nel giugno del 2021, dopo la perquisizione della Digos che ‘incastrava’ Rossella Arquà, e dopo le immediate dimissioni da tutti gli incarichi nel partito e in consiglio, il vicesindaco Nicola Naomo Lodi propose un accordo alla sua fedelissima.

Arquà ha sempre sostenuto di non esser stata lei a inviare le lettere con dentro i proiettili a Naomo, assumendosi viceversa la totale responsabilità per le altre missive anonime minatorie. Tanto da denunciare per diffamazione chi ha sostenuto il contrario (il vicesindaco prima e il sindaco appena un giorno fa).

In quell’accordo, secondo quanto afferma ora la leghista, “mi avrei dovuto assumere la responsabilità di tutte le lettere anonime comprese quelle che non ho inviato io”.

La sconcertante rivelazione arriva in sede di replica alle parole di Alan Fabbri a commento della sentenza del Consiglio di Stato che ritiene illegittime le dimissioni della consigliera.

“Caro signor Sindaco – scriva Arquà -, ho letto le sue pesantissime dichiarazioni su di me. Evidentemente lei ha dimenticato (o fa finta) chi è Rossella Arquà. Sono una persona incensurata che mai ha avuto a che fare con la giustizia prima di incontrare il suo vice che, viceversa, non può certo dire altrettanto”.

Arquà racconta pezzi della sua vita, non certo costellati di fortuna e felicità: “Lei deve sapere che io ho sempre vissuto onestamente con lavori umili e precari. Ciò fin dal giorno della nascita di mio figlio, oltre trent’anni fa. Quello stesso giorno in cui nasceva il mio bimbo, suo padre moriva bruciato in un incidente sul lavoro”.

E ricorda che “per Naomo Lodi ho fatto le pulizie in casa, nel suo negozio, e pure da babysitter. Tutto in nero pur di poter guadagnare qualcosa. Ma sempre con onestà assoluta”.

Poi la consigliera ribadisce che “non ho inviato io le lettere con i proiettili e questo Naomo Lodi lo sa benissimo. Ho ammesso le mie reali responsabilità per quelle che, viceversa, ho inviato io”.

E alla fine si rivolge ad Alan Fabbri: “Ma se avete così paura di me (cosa che mi fa sorridere) perché, quando è scoppiato lo scandalo il suo vice si è affrettato a propormi “un accordo” col quale mi avrei dovuto assumere la responsabilità di tutte le lettere anonime comprese quelle che non ho inviato io?”.
“Se riterrà – conclude – ne parleremo in tribunale”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com