Attualità
10 Novembre 2022
La petizione è già stata consegnata e protocollata in municipio. La richiesta principale è quella di "attivarsi da subito nei confronti della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ferrara per la costituzione urgente di un tavolo di concertazione"

Biogas a Villanova, raccolte oltre 200 firme per dire no al progetto

di Davide Soattin | 2 min

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È già stata consegnata e protocollata in municipio la petizione da oltre 200 firme raccolta porta a porta dai cittadini di Villanova per dire no alla centrale biogas di via Ponte Assa.

Nello specifico, il gruppo di residenti – e non solo – chiedono al sindaco Alan Fabbri di “ottemperare al ruolo di garante di tutta la comunità e di curarne gli interessi legittimi di sicurezza e di salute” e “di rendere univoca la posizione contraria dell’amministrazione comunale, espressa con le decisioni assunte nella seduta di Consiglio comunale del 21 febbraio, riconsiderando le posizioni tenute dai propri servizi in sede di Conferenza dei Servizi e in particolare i pareri positivi espressi sul progetto dai Servizi Mobilità e Ambiente“.

Ma non solo. La richiesta principale è quella di “attivarsi da subito nei confronti della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ferrara per la costituzione urgente di un tavolo di concertazione finalizzato allo studio e alla valutazioni delle reali caratteristiche del territorio e in particolare delle rilevanti ricadute ambientali date dalla compresenza nella zona e anche nei Comuni limitrofi di numerosi impianti che utilizzano biomasse e producono gas”.

Sta sfuggendo di mano l’insediamento delle centrali nelle fetta di territorio che ci riguarda – spiega Sandra Travagli, portavoce dei cittadini – e siamo decisamente preoccupati per le ricadute sul traffico, sulla nostra qualità della vita e sulle variazioni che si produrranno sul tessuto agricolo. La raccolta ha avuto oltre duecento firme, ma potevano essere anche di più. Siamo anche in contatto con la Rete per la Giustizia Climatica per allargare il ragionamento a situazioni condivise e simili di problemi legati al territorio. Questa è una problematica seria che deve essere affrontata sia dalle istituzioni che dalla ditta costruttrice, tant’è che si è parlato tanto di un confronto pubblico con i residenti, ma quest’ultima non lo ha mai sollecitato“.

Nel mentre, lo scorso 28 ottobre, i cittadini di Villanova si sono ritrovati in buon numero nella saletta del campo sportivo paesano per discutere e parlare insieme, scambiandosi informazioni a proposito del progetto di costruzione della centrale. “Un incontro veramente partecipato – racconta Travagli soddisfatta – dove abbiamo condiviso le informazioni che avevamo, oltre che le preoccupazioni dal punto di vista della salute. Quella del confronto con le persone sarebbe una soluzione importante, ma non si capisce perchè non sia contemplata dalle istituzioni e dagli enti interessati”.

 

 

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