Salute
9 Novembre 2022
Accanto a quella antinfluenzale continua anche la campagna vaccinale anti Covid. Il direttore sanitario Ciotti (Ausl): "Il vaccino anti Covid può essere co-somministrato con l'antinfluenzale e il contributo della medicina generale anche in questo caso è molto importante"

Al via la campagna vaccinale contro l’influenza. Gratis per i bambini fino a 6 anni

di Redazione | 7 min

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Dal 24 ottobre è partita la campagna vaccinale contro l’influenza che coinvolge a pieno anche la sanità ferrarese con l’obiettivo di proteggere il maggior numero di cittadini, nei confronti del virus influenzale.

“La campagna vaccinale antinfluenzale è una delle campagne di prevenzione e promozione fondamentale per la sanità regionale e provinciale” precisa il direttore sanitario Ciotti che spiega: “Ricordo che l’influenza lo scorso anno, ha colpito più di 738.000 persone in tutta l’Emilia Romagna, determinando anche ricoveri ospedalieri e sindromi da stress respiratorio importanti. L’influenza non è mai banale soprattutto nella popolazione più anziana, per questo è importante vaccinare la popolazione over 60-65”.

“Grazie al contributo determinante della medicina generale siamo riusciti – prosegue Ciotti – ad avere un trend in costante aumento fino al 2020-2021, quando abbiamo avuto una copertura degli over 60-65 del 70% nella nostra provincia e più di 102.000 vaccinazioni. Purtroppo, l’anno scorso abbiamo assistito ad un lieve calo (90.000 vaccinazioni, 80mila delle quali effettuate dai medici di medicina generale , e quasi 1400 dai pediatri libera scelta sul target dei bambini fragili). Quindi quest’anno è assolutamente necessario ritornare agli standard del 2020-2021, proprio per proteggere i più fragili”.

Ciotti poi rimarca: “La campagna vaccinale deve però coinvolgere in primis noi professionisti sanitari che siamo in prima linea per proteggerci e per proteggere le altre persone. L’anno scorso abbiamo avuto una adesione del 33% su un 40% auspicabile, quindi si è deciso, oltre a dare la possibilità di vaccinarsi in giornate dedicate ai nostri professionisti, di ritornare ad effettuare le vaccinazioni all’interno delle unità operative, nei reparti, proprio facilitare gli operatori anche nella logistica. Rinnovo l’invito, ha aggiunto Ciotti, a tutti i professionisti sanitari a vaccinarsi anche loro, come lo chiediamo al resto della popolazione”.

Accanto a quella antinfluenzale continua anche la campagna vaccinale anti Covid.

“Il vaccino anti Covid – ricorda inoltre il direttore sanitario – può essere co-somministrato con l’antinfluenzale e il contributo della medicina generale anche in questo caso è molto importante. Ad oggi la quarta dose l’abbiamo somministrata a 52.736, numeri molto diversi rispetto alle 873.000 vaccinazioni che abbiamo fatto come campagna vaccinale anticovid”. “Come sapete – conclude – oggi è possibile anche la quinta dose per gli over 80 e coloro che sono nelle rsa, e per ora siamo a 474 somministrazioni”.

Ritornando alla campagna antinfluenzale, a delineare il target di riferimento a cui la vaccinazione è fortemente consigliata ed offerta gratuitamente è stata Sara Ferioli, medico del Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl.

“Le persone che per diversi motivi sono a rischio per influenza sono varie: le persone che hanno patologie importanti, indipendentemente dalla fascia d’età (abbiamo vaccini che possono essere somministrati anche ai bambini a partire dai 6 mesi). Poi senz’altro le persone di una certa età (gli over 65). Non sempre è facile – precisa – far passare questo messaggio di prevenzione nei sessantacinquenni di oggi che, rispetto al passato, sono persone molto attive e in salute, ma il loro sistema immunitario inevitabilmente si modifica nel tempo, quindi possono andare incontro a quelle forme più severe che poi portano al ricovero”.

“Un altro periodo della vita dove si assiste a una modifica del sistema immunitario è il periodo della gravidanza, quindi – prosegue sempre Ferioli – è importante che le donne in gravidanza durante la stagione influenzale si vaccinino per l’influenza, indipendentemente dall’epoca gestazionale”.

Ferioli informa ancora: “Poi dovrebbero essere vaccinati tutti coloro che lavorano in ambienti socio sanitari o assistenziali (medici, infermieri, oss), ma anche chi svolge un lavoro di pubblica utilità collettiva (insegnanti, le forze dell’ordine, chi guida mezzi di trasporto pubblico), è importante che si vaccini chi dona sangue, chi abita in lungodegenze, rsa, si devono vaccinare anche i veterinari o cmq le persone che lavorano a contatto stretto con animali che possono veicolare virus influenzali non umani”.

La novità di quest’anno. La Regione Emilia Romagna, su indicazione ministeriale, ha introdotto la gratuità anche per la fascia 6 mesi-6 anni bambini sani.

“In generale – conclude Sara Ferioli – è importante anche che si vaccini chi è sano ma che vive con persone a rischio, cioè che ha delle patologie importanti. In questo caso entra in gioco il concetto etico e sociale della vaccinazione: io mi vaccino innanzitutto per proteggermi da una malattia prevenibile, ma mi vaccino anche perché attraverso la vaccinazione posso contribuire alla riduzione della circolazione del virus e di conseguenza riduco la possibilità che venga infettata una persona che può avere complicanze severe. Chi non rientra in queste categorie può effettuare il vaccino a pagamento secondo il tariffario regionale come per tutte le altre vaccinazioni”.

Delle 90.800 dosi destinate alla nostra provincia, circa 76mila dosi sono state distribuite ai medici di medicina generale, che rappresentano il “cuore” della campagna vaccinale.

“L’organizzazione del medico di medicina generale, per quanto riguarda le campagne vaccinali, ormai è ben rodata  – spiega il dottor Nicola Ucci, nel corso degli anni si è via via affinata e ogni collega utilizza delle modalità personalizzate per ogni singolo studio medico. La comunicazione con i pazienti è molto legata a quello che è il rapporto che si crea tra medico e assistiti, un rapporto che spesso diventa molto famigliare, quindi il medico di famiglia è la persona a cui chiedere consigli/pareri quando si è indecisi”. E ancora Ucci: “Questo rapporto molto stretto, ha fa sì che si diffonda la voglia di vaccinarsi. In tanti cominciano a chiedere sin dalla fine dell’estate quando inizia la campagna e quando è possibile vaccinarsi. In sintesi, la comunicazione tra medico e cittadino è diretta: si parla e si chiariscono i dubbi”.

A fare il punto sull’avvio della campagna vaccinale anche Claudio Casaroli, medico di medicina generale, che ha voluto ricordare l’importanza dell’uso della mascherina anche per proteggersi dall’influenza. “È chiaro che l’uso della mascherina dovrebbe rientrare nella buona pratica di un cittadino consapevole che frequentando posti molto affollati può andare incontro a diverse infezioni tra cui soprattutto il covid e l’influenza. La mascherina deve essere un utile ausilio raccomandabile a tutti e tutti dovremmo averla in tasca qualora dovessimo trovarci in ambienti che la prevedono”. “Quanto alla campagna antinfluenzale – prosegue Casaroli – sta andando molto bene in questi primi 15 giorni, con alcuni colleghi che stanno già terminando le dosi a loro distribuite. Tra il target a cui è rivolta, ha aggiunto, la resistenza che abbiamo visto è soprattutto da parte della fascia 60-65 anni, soggetti ancora poco fidelizzati, al contrario degli ultra sessantacinquenni”.

L’antinfluenzale non è l’unica vaccinazione rivolta agli adulti. “Abbiamo un piano nazionale di prevenzione vaccinale e un calendario regionale molto ricco anche per gli adulti” puntualizza Clelia De Sisti, direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl Ferrara che spiega: “Ad esempio la vaccinazione antipneumococcica non ha stagionalità. I medici di medicina generale, ora la stanno offrendo contestualmente all’antinfluenzale nei nuovi 65enni (i nati nel ’57). Insieme all’azione dei medici di medicina generale noi come dipartimento stiamo inviando una sorta di promemoria per i nati precedentemente ricordando loro che se non l’hanno fatta, possono farla mantenendo il diritto alla gratuità rivolgendosi al curante o direttamente al cup per prenotarlo presso i nostri ambulatori. La vaccinazione pneumo è fortemente raccomandata non solo ai nuovi 65enni ma anche alle persone con patologie particolari (cardiopatie/brongopolmopatie/diabete/malattie del metabolismo)”.

“Un altro vaccino che vorrei ricordare – prosegue De Sisti – che sta prendendo piede è l’anti herpes zoster. Lo zoster è meglio conosciuto come fuoco di Sant’Antonio, chi lo ha avuto sa quanto possa essere fastidioso e doloroso. È una patologia legata al virus della varicella rimasto latente nel nostro organismo e risvegliandosi può dare origine a queste nevriti che possono trasformarsi in nevralgie che possono durare mesi o anni. È importante fare questo vax per prevenire l’insorgenza di zoster o altre complicanze.. Anche in questo caso il vaccino viene offerto ai nuovi 65enni che noi stiamo invitando. Come vedete, ha aggiunto, ci sono diverse vaccinazioni per adulti che possono aiutare ad invecchiare serenamente e in salute”.

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