Inchiesta Pma. Altri due sanitari indagati
Si allarga ancora di più l'inchiesta per lo scandalo al Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale di Lagosanto
Si allarga ancora di più l'inchiesta per lo scandalo al Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale di Lagosanto
Spostare il processo da Ferrara a Varese. È la richiesta - già avanzata in indagini preliminari - che la difesa dell'imprenditore ferrarese Andrea Zironi, professionista riconosciuto dal 1989 nel campo della intermediazione e della consulenza nel settore dell'oro fisico da investimento, ha riproposto ieri (venerdì 12 dicembre)
Rintracciato e tratto in arresto un uomo destinatario di un ordine di carcerazione per una pena definitiva pari a 2 anni, 8 mesi e 11 giorni di reclusione
Abuso dei mezzi di correzione è il reato di cui dovrà rispondere un padre che ha 'sculacciato' il figlio usando un bastone
Prima la preoccupazione, poi lo stress e la paura e infine la rabbia. È l'escalation che, dalle prime richieste estorsive subite fino all'uccisione di Davide Buzzi a colpi di lucchetto, avrebbe attraversato il 43enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del bar Big Town
Sono serviti mesi, ma alla fine il giudice dell’appello ha dato ragione al pm Andrea Maggioni e ha ripristinato la misura cautelare del carcere a carico di S.A., un 27enne pachistano che venne arrestato a febbraio per violenza sessuale, stalking e revenge porn ai danni di due ragazze ventenni con le quali aveva avuto una relazione.
I fatti contestati sarebbero avvenuti tra dicembre 2017 e maggio 2020 tra Ferrara e Ostellato. L’indagine è nata dalla denuncia per stupro e atti persecutori da parte di una delle giovani vittime e ha portato a scoprire anche una seconda, precedente, violenza ai danni di un’altra ragazza, le cui immagini sono state trovate dalla sezione di polizia giudiziaria della procura analizzando computer e telefoni cellulare sequestrati all’indagato.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la prima violenza sarebbe avvenuta il giorno nel capodanno 2017-2018, ed è ipotizzata sulla scorta delle immagini e dei video conservati dall’uomo, che ritraevano una ragazza non cosciente. in tre occasioni almeno avrebbe diffuso, senza il consenso della vittima, i suoi video intimi. La stessa, che pure frequentava il ragazzo, si è riconosciuta nei video e nelle foto e ha confermato agli inquirenti di non ricordare quell’episodio: per questo ha sporto denuncia. La seconda violenza sarebbe stata accompagnata anche da stalking nei confronti della vittima durate circa un anno.
Sulla base di questi elementi, e considerando che vi fosse un concreto pericolo di fuga, i carabinieri eseguirono il fermo del 27enne ordinato dal pubblico ministero. Il giudice delle indagini preliminari, qualche giorno dopo, aveva commutato la misura custodiale in un più blando obbligo di dimora. A questo provvedimento si era opposto il pm, che aveva presentato appello, ottenendo il ripristino della custodia in carcere: ieri, giovedì 13 ottobre, i carabinieri hanno nuovamente arrestato il giovane e lo hanno accompagnato nel carcere dell’Arginone.
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