di Lucia Bianchini
Una sinergia tra Comune di Ferrara e Consorzio di Bonifica per due importanti interventi di manutenzione riguardanti la sicurezza idraulica, uno a Baura e uno a San Bartolomeo in Bosco, per cui è stato stanziato in totale un milione di euro, con lavori al via nel 2023.
“Questa – spiega Andrea Maggi, assessore ai lavori pubblici- è la testimonianza concreta di una sinergia tra due enti, per semplificare le procedure e affidare i lavori alle rispettive competenze. Quella di cui parliamo oggi è un’esigenza sentita dai cittadini da molto tempo, che ha due profili, uno di sicurezza e uno di igiene. Per l’intervento a Baura il Comune investe 500 mila euro per risolvere un problema importante”. “Quando si fa squadra si portano a casa risultati e si fa quello che è necessario”, sottolinea Stefano Calderoni, presidente del Consorzio di Bonifica: “Un’opera strategica dal punto di vista della difesa idraulica – ha precisato Calderoni – che consentirà di dare risposte a problemi emersi soprattutto in occasione di un evento meteorologico importante verificatosi nel 2018”.
L’intervento riguarda una problematica sorta nei mesi scorsi nelle adiacenze della piazza di Baura: lungo il piano viabile che collega via Pontegradella con via Scornia, infatti, sono stati rilevati problemi di instabilità che hanno reso necessaria la chiusura della strada da parte del Comune. Tale instabilità è da imputarsi al crollo parziale di un tubo di tipo “Finsider” attraverso il quale, negli anni Sessanta, si era proceduto al tombamento del canale Naviglio: un intervento allora proposto dal Comune di Ferrara per motivi di tipo igienico-sanitario, per risolvere la problematica dei cattivi odori legata agli scarichi di acque nere nel canale Naviglio. L’investimento di 500mila euro da parte del Comune di Ferrara consentirà di realizzare un nuovo tubo, interno a quello presente, con cemento armato gettato in opera, per risolvere così le problematiche di instabilità e permettere la riapertura della strada.
Una cifra di pari importo, finanziata dalla Regione Emilia Romagna con fondi del cosiddetto ‘programma subsidenza’, sarà impiegata anche per l’altro intervento, al via sempre nel 2023, a San Bartolomeo. Come spiega Calderoni: “A San Bartolomeo è stata pianificata un’opera strategica dal punto di vista della difesa idraulica: nel 2018 infatti ci fu un evento meteorologico molto particolare, simile a quello dell’agosto scorso. Il nostro è un territorio fragile dal punto di vista della sicurezza idraulica, tanto che l’opera sarà finanziata dalla legge speciale sulla subsidenza, che finanzia opere per la messa in sicurezza del dissesto idrogeologico delle aree di Ferrara, Rovigo, Ravenna, e alcune zone di Bologna. La legge ha avuto il suo ultimo finanziamento nel 2019, poi questi fondi non sono più stati garantiti. Voglio fare un appello a chi governerà: i territori di pianura soggetti a subsidenza richiedono un aiuto, è importante cercare di rifinanziare le norme utili a garantire la sicurezza di territori, cittadini, imprese e agricoltori”.
L’intervento consentirà in particolare la “Sistemazione idraulica del bacino dello scolo Principale Inferiore e della canalizzazione a servizio della zona di San Bartolomeo in Bosco”, sulla base dell’analisi complessiva delle criticità del comparto di bonifica della zona meridionale del Comune di Ferrara. La principale finalità dell’intervento è quella di restituire funzionalità ai canali di bonifica di quest’area, con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza idraulica e anche di mantenere l’efficienza necessaria ai canali ad uso promiscuo per l’esercizio dell’irrigazione. Il progetto si prefigge la manutenzione straordinaria degli alvei dissestati dei canali Scolo Parziale, Scolo Livelli e Scolo Vallicelle, mediante pulizia, ripresa di frane, ricostruzione di sponde, ripristino di banchine, e in generale il recupero della sezione idraulica indispensabile, oltre alla ripresa di alcuni manufatti ad oggi inefficienti. L’intervento si concentrerà in particolare sui collettori maggiormente deteriorati, soprattutto nei tratti in cui l’adiacenza a strade di campagna o frutteti rende pericoloso il transito di veicoli e mezzi agricoli. Entrambi gli interventi saranno affidati dal Consorzio di Bonifica a ditte esterne, tramite appalto.
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