Cronaca
5 Ottobre 2022
Una donna a processo per un raggiro online: per il tribunale di Ferrara non ha commesso il fatto. Forse i veri autori si sono impossessati della sua Postepay

Accusata di truffa, ma ignara di tutto: assolta

di Daniele Oppo | 2 min

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Accusata di truffa online, probabilmente vittima a sua volta. Sicuramente innocente per il giudice di Ferrara, che l’ha mandata assolta per non aver commesso il fatto.

Finisce bene il processo per una donna di 64 anni, residente a Napoli, assistita in giudizio dall’avvocato Simone Bianchi, accusata di aver messo in piedi una truffa parecchio articolata ai danni di un giovane straniero residente a Comacchio.

Secondo l’accusa, avrebbe pubblicato un annuncio su Facebook tramite una tale Asia per la vendita di uno scooter, avrebbe fatto interloquire l’aspirante acquirente con un uomo, qualificatosi come Marco, inducendolo in errore sulla serietà dell’offerta e dunque a pagare quanto richiesto: 301 euro mediante ricarica su Postepay intestata alla donna e poi rendendosi del tutto irreperibile, senza ovviamente inviare il motorino.

A processo sono però emersi dettagli fondamentali. La vittima ha poi contattato questa ‘Asia’, che gli ha spiegato che in realtà a sua volta era stata contattata per fare pubblicità per degli annunci, mentre il numero di telefono di ‘Marco’ risulta intestato a un indiano irreperibile. E, ancora, in fase d’indagine è emerso che dalla Postepay dell’imputata – che ha spiegato di non averla più vista da diverso tempo, soprattutto dopo un trasloco -, risultano trasferimenti di denaro verso la carta ricaricabile di un altro uomo: un pluripregidicato.

Un meccanismo che potrebbe essere stato usato altre volte: a carico della donna risultano infatti altre 12 denunce in giro per l’Italia.

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