Scienza e tecnologia
17 Ottobre 2022
Finora l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per raccogliere, memorizzare e analizzare grandi quantità di dati: e se domani venisse usata anche in impieghi più creativi?

La creatività della macchina

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Mistertimbri.it: il tuo partner ideale per timbri personalizzati

Nel mercato dell'e-commerce, la personalizzazione è divenuta una vera e propria chiave di successo. In questo contesto, Mistertimbri.it si distingue come riferimento nella vendita online di timbri personalizzati di alta qualità, offrendo soluzioni innovative che si adattano perfettamente alle necessità di ogni cliente

Retinolo: un alleato per il viso, ma non solo

Il passaggio dai venti ai trenta si fa sentire: e a manifestare questo cambio di decina non è solo la carta d’identità ma proprio la nostra pelle. Proprio in questa fascia d’età iniziano a comparire le prime rughe, i primi segni del tempo, le zampe di gallina e...

di Edoardo Righini

L’intelligenza artificiale ormai è una realtà piuttosto accettata nella nostra quotidianità.

È intelligenza artificiale l’algoritmo integrato che ci consiglia e governa i contenuti che ci possono interessare di più sui social.

È intelligenza artificiale quella che si interfaccia con noi quando scriviamo al bot di un’azienda.

È intelligenza artificiale quella che traccia e riordina i dati di un magazzino industriale, in cui migliaia di pezzi passano entrando e uscendo in grandi quantità

Per questo, ormai non ci si stupisce più di quello che le “macchine intelligenti” possono fare, almeno da quando abbiamo visto un robot giocare a scacchi contro un uomo.

Per anni ci siamo ripetuti (e confortati) che è vero, la potenza di calcolo di un computer è imparagonabile a quella di un uomo, ma certo una macchina non saprà mai essere creativa, originale, persino empatica, come un essere umano.

Duole osservare che anche questa ultima certezza è crollata.

Partiamo da un trend di Tik Tok. Ai più appassionati della piattaforma, non sarà sfuggito un filone di contenuti in cui l’utente dichiara di aver chiesto a un programma di IA di disegnare qualcosa: Dio, la fine del mondo, il paradiso, etc.

Il risultato è sempre un disegno in 3D surreale, quasi onirico.

Questo è possibile grazie a un software capace di generare una o più immagini sulla base di input testuale; una volta fatto, l’utente può chiedere qualche affinamento o ripartire dall’indicazione iniziale.

Di software che fanno questa magia non ce ne sono tanti. I principali sono 4 (MidJourney, Stable Diffusion, Imagen e DALL-E) e funzionano a pagamento.

Al netto del curioso effetto che fa vedere una macchina tradurre in immagini delle indicazioni verbali (il processo, infatti, richiede una certa capacità di interpretazione, che è dote tutta umana), il fenomeno apre non pochi dubbi sul futuro.

Innanzitutto se i programmi di IA potranno arrivare a svolgere lavori ad ora considerati come puramente umani: il compositore, lo scrittore, il pubblicitario, etc.

E poi: esiste davvero la creatività se basta la combinazione di immagini preimpostate e indicazioni generiche per realizzare delle opere complesse come quelle che si possono creare con questi software.

Infine, cinicamente, anche questa frontiera tecnologica diventerà semplicemente un nuovo tool in mano ai dipartimenti di marketing per vendere di più un prodotto promettendo un’esperienza futuristica agli utenti.

Rispondere non è facile. Ciò che è certo è che la tecnica alza costantemente l’asticella verso l’alto: dovremmo essere noi a capire fino a quanto riusciamo a saltare in alto.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com