Ferrara Buskers Festival, patrimonio da difendere
Il Ferrara Buskers Festival è una manifestazione che dal 1988 porta letteralmente… il mondo a Ferrara. Quest’anno sono attesi ben 250 artisti di strada, provenienti da 19 paesi
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Il Movimento 5 Stelle di Ferrara esprime piena e convinta solidarietà alla deputata Stefania Ascari, ingiustamente accusata di antisemitismo dal quotidiano Il Tempo
"Se verrà ancora avvicinata la foto di un palestinese alla lapide del Castello, oltre ad una interrogazione parlamentare, andrò personalmente ad apporre sul muretto la bandiera di Israele”
La mera presa d’atto del 2024, presentava profili risultati inapplicabili che sono stati evidenziati dopo gli ulteriori e necessari approfondimenti di legittimità delle strutture regionali e delle Ausl
Rete Civica chiede all'Emilia Romagna di "attivare e rendere pubblici sistemi di monitoraggio e verifica sull’effettiva attuazione, da parte delle Aziende Sanitarie, delle disposizioni normative, con particolare riferimento all’apertura delle agende, alla gestione delle preliste e al rispetto delle priorità cliniche indicate in ricetta"
“Il dato certo è che il Pd non ha vinto da nessuna parte”. Basta guardarsi attorno per capire che, oltre a chi ha vinto, c’è anche chi ha perso. E ha perso male, malissimo.
Il Partito democratico non raggiunge nemmeno la soglia di tollerabilità del 20% e Paola Boldrini, senatrice uscente candidata alla Camera nell’uninominale, non può che ammettere il “dato inconfutabile, che abbiamo il dovere di non annacquare con altre interpretazioni. Il voto degli elettori è andato a Fratelli d’Italia e alla coalizione dl centro destra, che ha vinto grazie ad una legge elettorale che non è stata cambiata e premia le coalizioni. E il voto, in democrazia, va rispettato senza se e senza ma”.
Per l’ex senatrice “come Pd va fatta con urgenza una riflessione, dobbiamo chiederci – e risponderci – come mai gli elettori, a fronte di proposte che noi ritenevamo e riteniamo migliori per il futuro del Paese, abbiano scelto il centro destra. Oltre che sull’aumento dell’astensionismo”.
Per quanto riguarda la sua persona, un conforto viene dall’esito personale, “per cui a Ferrara, ad esempio, ho avuto 997 voti alla persona. Nel capoluogo siamo il secondo partito dopo Fratelli d’Italia, quindi prima di una Lega che evidentemente sul territorio è meno forte di tre anni fa. A Jolanda, Comune difficile, il Pd è il primo partito, come lo è ad Argenta”.
Risultati “non scontati”, ma che “non bastano a rallegrarsi ma sono concreti. Va aperta un’analisi seria all’interno di un partito che non intercetta più il voto di chi ritiene di rappresentare. Io continuerò il mio impegno politico con la determinazione e l’onestà intellettuale con cui in questi anni sono stata in Parlamento e prima ancora sul territorio”.
Altra dem a rimanere a casa è Marcella Zappaterra, che aveva accettato di “correre e di metterci la faccia e il cuore. L’ho fatto, per il mio partito e il mio territorio”. La capogruppo dem in Regione sapeva che “era una missione impossibile, ma non era un buon motivo per sottrarsi. Sono rammaricata per il risultato finale, ma non ho alcun rimpianto perché ho fatto tutto quello che potevo”.
“La democrazia è questo: confronto e alternanza – aggiunge -. Ora vedremo all’opera il nuovo Parlamento e il Governo. Certamente il centrosinistra e il Partito Democratico sono usciti sconfitti dalla competizione. Hanno perso credibilità agli occhi degli elettori. Penso che ora molte cose dovranno cambiare. Abbiamo chiesto atti di fede a militanti, amministratori locali ed elettori per troppo tempo. Siamo stati tutto e niente. É ora di maturare e di farlo guardando agli errori fatti e al buono che c’è”.
Zappaterra proseguirà il proprio lavoro in Emilia-Romagna, “dove penso che si stiano creando i presupposti per una comunità più coesa e capace di guardare al futuro con fiducia”.
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