Salute
23 Settembre 2022
Il documento vuole porre le basi per ridurre il gap di genere. La dg Calamai: "Lo abbiamo adottato come strumento di equità anche se per legge ancora non è obbligatorio"

L’Ausl adotta il Bilancio di Genere per la parità nelle retribuzioni e nella carriera

di Redazione | 3 min

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Monica Calamai

Su circa 3000 dipendenti dell’Azienda Usl di Ferrara il 74 per cento è donna. Ma una professionista donna rispetto ad un professionista uomo ha una retribuzione minore (fino al 30 per cento) e fa più fatica ad arrivare alle posizioni apicali. Spesso la ragione sta nel fatto che la professionista può essere penalizzata dalle difficoltà di conciliazione famiglia-lavoro. Tant’è vero che gli istituti come la Legge 104 e i permessi parentali sono utilizzati quasi esclusivamente, cioè all’82% per cento, da donne.

Sono solo alcuni dei dati relativi al gender gap (distanza nella parità di genere) che ancora sussiste nell’Ausl di Ferrara e che sono emersi grazie al Bilancio di genere dell’Azienda stessa, appena pubblicato.

Si tratta di uno strumento realizzato grazie alla volontà della direttrice generale di Ausl Ferrara, Monica Calamai e che mira, oltre a “fotografare l’esistente” al 2021, a porre le basi per sviluppare azioni di miglioramento delle aree critiche e a “valutare quale impatto possano avere le strategie messe in campo sulla popolazione di riferimento”.

Poco diffuso tra le Pubbliche amministrazioni, il Bilancio di genere è un documento non ancora obbligatorio, e senza indicazioni metodologiche chiare.

Ausl Ferrara è stata innovativa anche da questo punto di vista: a marzo 2022 ha istituito, con un’apposita delibera, un gruppo di lavoro con il compito di redigere il Bilancio, per “una imprescindibile questione di equità” dichiara la direttrice Calamai, e aggiunge: “Se andiamo a vedere tutti i rapporti che trattano questo tema, da quelli mondiali a quelli europei, fino ai dati nazionali, emerge un fatto: la mancanza di parità fra i generi, che non è più accettabile”.

E declinando afferma: “Serve imparzialità nelle opportunità di accesso all’occupazione, occorrono sviluppo di carriera, contrasto della differente retribuzione con un incomprensibile, significativo, gap di genere; e poi affrontare il tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.

Il Bilancio di genere aziendale di conseguenza “si propone di mettere in campo delle strategie che possano sviluppare le pari opportunità, come ad esempio una maggiore possibile flessibilità negli orari e nei luoghi di lavoro e la gestione del personale in considerazione delle diverse fasi di vita” afferma Silvia Foglino che in Ausl si occupa di ricerca sociale e ha coordinato la realizzazione partecipata del documento con il supporto metodologico dell’Università degli Studi di Ferrara. Oltre ai dati quantitativi, il testo infatti è ricco di interviste ai professionisti che raccontano la propria esperienza in merito, e riporta il sondaggio di valutazione dell’impatto della pandemia sul personale dipendente, distinto per sesso maschile e femminile.

Il lavoro da fare è tanto e sarà necessaria la collaborazione di tutti, a partire dal Comitato Unico di Garanzia. “Il Bilancio di genere è uno degli obiettivi già raggiunti, in tempi brevi, fra quelli inseriti nel ‘Piano di azioni positive ‘21-’23’ dell’ Azienda Usl Ferrara. È un documento strategico che si inserisce fra le azioni che l’Azienda sta intraprendendo per promuovere le politiche di genere” precisa la presidente del Cug (Comitato unico di Garanzia) Cinzia Pizzardo.

Obiettivo, in sintesi, è quello di “creare benessere aziendale e implementare un’organizzazione che sia ‘amica’ dei dipendenti”, conclude la dg, che annuncia: “Il prossimo passo sarà redigere il documento anche per l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara (della quale è Commissaria straordinaria, ndr)e nominare un referente aziendale competente nella tematica della parità di genere, il gender manager”.

A riprova dell’importanza e innovatività del Bilancio di Genere di Ausl Ferrara, il presidente della Regione è stato coinvolto e ne ha curato l’introduzione.

Anche la diffusione del Bilancio sarà, infine, importante. Il documento verrà inviato ad istituzioni, stampa e mondo del volontariato, è stato caricato sul sito di AuslFe al link https://www.ausl.fe.it/amministrazione/servizi-in-staff-alla-direzione/direzione-amministrativa/economico-finanziaria/bilancio-di-genere da dove è leggibile e scaricabile; sono stati redatti manifesti che saranno collocati in tutte le sedi aziendali con un QR code che rimanda a tale link; e anche tramite la recente App di AuslFe è possibile accedere e scaricare il documento.

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