Lettere al Direttore
22 Settembre 2022

Risparmiatori Carife traditi prima, durante e…dopo?

di Redazione | 2 min

Cari Risparmiatori ex azionisti Carife, penso a voi con affetto e solidarietà in questo periodo di propaganda elettorale.

Noto che i fautori della risoluzione intempestiva e iniqua della nostra banca se ne stanno ben alla larga da Ferrara, proponendo i loro “curricola”, anzi i loro ben remunerati “cursus honorum” in città lontane dove contano in fedeli sostenitori, nei “collegi blindati”: i furbetti delle elezioni!

I loro epigoni e successori politici – pur con varianti ideologiche e pragmatiche – si espongono nei luoghi fisici e nei mezzi di comunicazione di massa TV, radio e Web con profluvi di promesse, generiche, costose, luccicanti, quando per decenni hanno dato di sé prove mediocri se non dannose nelle azioni ma anche nelle inerzie e sospensioni, legate alle lobby su cui si appoggiano e alle congreghe scientifiche da cui si fanno consigliare.

Unico tema che non viene più trattato, come fosse un tabù, è il disastro finanziario ed economico del periodo 2015-2017, con l’azzeramento di 400 mila Risparmiatori, tra cui noi Ferraresi. Il Governo Conte 1 con Salvini ha realizzato l’indennizzo parziale del 30 % del valore delle azioni perse, con limiti vari. Ora le risorse disponibili, qualcosa come 500 milioni di euro, sono giacenti nel Fondo Indennizzo Risparmiatori: ci resterà, per noi, o ce lo vedremo scippare per altri beneficiari, magari gli alti dirigenti pubblici che ambivano superare i 240 mila euro di remunerazione?

Notare questo silenzio induce in noi danneggiati da oltre un decennio dal malgoverno del Mef, di Banca d’ Italia, di Consob e della Bce a conduzione Draghi indignazione, mortificazione, ripulsa di una politica che promette ante elezioni , si compiace di quel po’ che ha fatto, ma punta a rimuovere il ricordo di quanto ancora da fare per ripristinare giustizia. E di BAIL IN non si parla proprio più in Europa, mentre le banche eredi di quelle risolte e liquidate ingrassano di profitti e di dividendi. A me sarebbe bastato continuare ad essere azionista CARIFE anche per 1 centesimo di Euro e rientrare nella compagine degli azionisti delle banche subentranti, come attuato con Credit Agricole e Credem.

Giovanna Mazzoni per Movimento Risparmiatori Traditi

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