Spett. Direttore Estense.com,
ormai da mesi, da quando è stato annunciato il concerto di Bruce Springsteen al Parco Urbano di Ferrara, leggo una sequela di vibranti proteste, commosse interrogazioni, lamentazioni infinite sui pericoli che questo evento arrecherebbe alla salute del parco e dei suoi abitatori. Il livello di ansietà e di preoccupazione (sincera o frutto di polemica politica?) di queste voci sembra funzionale all’intento di far lievitare l’attenzione dell’opinione pubblica verso quel concerto rock assimilandolo a un vero e proprio cataclisma foriero di disastri epocali. Sono fortemente perplesso per queste rimostranze che mi sembrano immemori delle numerose, rumorose, affollate e continuative manifestazioni ospitate nel Parco Urbano. Si manifesta timore per la sorte dell’avifauna e della vegetazione per un concerto che accoglierà diverse migliaia di persone per una manciata di ore, mentre non si è mai sollevato nessun grido d’allarme per l’uso del parco per esempio relativamente al Baloons festival, tenuto dal 2005 e interrotto nell’era covid, con una durata dal 2007 di ben dieci giorni, con una partecipazione di decine di migliaia di spettatori (wikipedia riporta il dato di 120000 spettatori nel 2012) con l’allestimento del villaggio dell’aria, del villaggio dello sport, di stand promozionali e gastronomici, di concerti e spettacoli dal vivo. Se l’avifauna ha ben tollerato quell’occupazione continuativa e massiva del parco, oltre a non subire apparenti turbative dal volo delle mongolfiere, non vedo come un bel concerto rock della durata di poche ore possa arrecare danno. Allora godiamoci il Boss e mostriamoci orgogliosi di ospitare un evento di portata mondiale.
Cordiali saluti