Scienza e tecnologia
26 Agosto 2022

Chiavetta USB: cosa fare quando si perdono i dati

di Redazione | 3 min

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L’archiviazione di documenti in modo ordinato, così da poter condividere informazioni e dati con colleghi e collaboratori, è sempre stato alla base del lavoro di ufficio. Il passaggio dei documenti dal cartaceo al digitale ha indubbiamente portato molti vantaggi: un grande risparmio sia di spazio sia di carta.

Per quanto l’archiviazione in digitale sia quindi più sostenibile, presenta anche qualche svantaggio: può essere meno immediata la consegna ad altre persone. Certo ci sono moltissimi metodi per condividere un file online, ma questi prevedono tutti una connessione.

Un modo semplice – che incredibilmente oggi sembra quasi già superato – anche in assenza di connessione internet è usare una chiavetta USB; una mini memoria portatile, nella quale salvare documenti da portare da un computer a un altro. Fino a qualche anno fa erano usate quotidianamente; ora spesso sono sostituite da servizi cloud o hard disk esterni.

Eppure una buona USB è un oggetto che non può mancare sulla scrivania. Ce ne sono di molto capienti, capaci di contenere anche file audio e video, da trasferire in pochi secondi su un pc.

Però anche questo apparecchio può avere qualche problema. E cosa fare se si perdono i dati salvati? Può accadere che i file non ci siano più; magari cancellati per errore o più spesso danneggiati. Il file è visibile, ma non si riesce ad aprirlo con nessun programma.

O meglio, quasi con nessun programma. Ci sono software creati appositamente per recuperare file danneggiati. Fra questi c’è Recoverit, strumento in grado di recuperare i dati persi addirittura cancellati. Un programma pensato per essere usato da tutti, tanto che c’è anche una guida all’uso. Dopotutto è un prodotto a marchio Wondershare, azienda leader del settore che mette a disposizione software di conservazioni dati ed editing digitale di alto livello ma adatti a ogni capacità.

Un file non è mai perso per sempre

Capita spesso di cancellare file per errore, magari perché li abbiamo nominati male o li avevamo salvati in una cartella da eliminare. La buona notizia è che i file non sono mai del tutto persi, ma restano archiviati in memoria; solo non si riesce a leggerli in modo tradizionale. E’ qui che interviene Recoverit, scandagliando la chiavetta USB e recuperando tutti i dati illeggibili.

L’unico caso in cui non è davvero possibile salvare i dati, è se la chiavetta è fisicamente danneggiata; insomma se è rimasta schiacciata o distrutta, lì non c’è modo di arrivare alla memoria interna.

Se invece è integra, allora Recoverit permetterà di recuperare dati da USB in ogni condizione

Anteprima della scansione

Un altro vantaggio di Recoverit è quello di consentire di visionare i file danneggiati prima di ripristinarli. Non sarà quindi necessario salvare nuovamente tutte le centinaia di foto fatte in vacanza, se non avete intenzione di conservarle. Magari avevate già fatto una lunga opera di selezione delle vostre foto e volete recuperare solo quelle 3 o 4 cancellate per sbaglio, oppure che purtroppo risultano danneggiate. Potendo avere una galleria, individuerete facilmente i file che vi servono. E chissà, magari troverete anche qualcosa che non ricordavate neppure di aver archiviato nella chiavetta USB.

Oltre 1000 formati recuperati

Foto, video, PDF, documenti word… questi sono solo alcuni dei formati più utilizzati. Ma ce ne sono tantissimi, usati anche dai professionisti, e ognuno ha un proprio linguaggio. Recoverit vi permetterà di salvarli praticamente tutti, dal momento che funziona su oltre 1000 tipologie di formati diversi.

Naturalmente, salvaguardando la qualità. Oggi che i video sono parte integrante dell’attività professionale, smarrire una video presentazione o un tutorial significa perdere giornate di lavoro. Recoverit recupera video 4K, 8K e ultra HD, restituendoli al massimo della qualità.

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