Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Il professor Giorgio Cian
Domenica 7 agosto è deceduto il professor Giorgio Cian, professore emerito di diritto civile dell’Università di Padova, che per quasi trent’anni è stato professore ordinario di diritto privato e diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara.
L’hanno voluto ricordare i professori Giovanni De Cristofaro, Arianna Finessi e l’intero Dipartimento di Giurisprudenza, tracciando un profilo sintetico ma signifiativo della sua illustre carriera di accademico riconosciuto e apprezzato a livello nazionale e internazionale.
“La scomparsa del professor Cian lascia un vuoto incolmabile nell’accademia giuridica italiana ed europea, della quale egli è stato autorevole e indiscusso protagonista nel corso della sua lunga vita professionale, lasciando una impronta indelebile con i suoi studi, le sue iniziative scientifiche, editoriali e convegnistiche, che costituiscono e sempre rimarranno un punto di riferimento imprescindibile per gli studiosi del diritto privato, nazionale ed europeo, e in generale per tutti i giuristi, accademici e professionali.
Nato a Treviso il 17 dicembre 1935, Giorgio Cian si laurea in Giurisprudenza a soli 22 anni presso l’Università di Padova, discutendo la tesi di laurea con il professor Alberto Trabucchi, civilista italiano tra i più insigni del ventesimo secolo, del quale sarebbe divenuto allievo e al quale sarebbe rimasto sempre profondamente legato. Dopo aver ottenuto la libera docenza nel 1966, vince il concorso a cattedra nel 1970 e viene subito chiamato dall’Università di Ferrara, presso la cui Facoltà di Giurisprudenza rimane in servizio fino al 1999 (quando si trasferisce all’Università di Padova), inizialmente come docente di Istituzioni di diritto privato e successivamente come docente di Diritto civile e per svariati anni anche di Diritto privato comparato, formando intere generazioni di studenti che grazie ai suoi insegnamenti hanno intrapreso brillanti carriere in Italia e all’estero.
All’Università, e in particolare all’Università di Ferrara e alla sua Facoltà di Giurisprudenza, Giorgio Cian ha dedicato con intensa passione e indefessa dedizione l’intera sua vita. È stato direttore dell’Istituto giuridico ferrarese per oltre 5 anni, e poi preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo estense per ben 12 anni. In questa veste, ha avuto fra l’altro un ruolo decisivo nell’elaborazione e nella realizzazione dell’ambizioso progetto di trasformazione in sede universitaria dei palazzi ferraresi Trotti-Mosti e Giordani, nei quali nel 1985 fu trasferita la Facoltà di Giurisprudenza e che ancor oggi ospitano il Dipartimento di Giurisprudenza. Sotto la sua guida, la Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara è divenuta una delle più prestigiose e stimate del panorama italiano, conquistando notorietà e rispetto anche fuori dai confini nazionali.
Proprio agli anni “ferraresi” del professor Cian risalgono le sue più significative, innovative e durature iniziative scientifico-editoriali. Nel 1978 nasce la Rivista “Le nuove leggi civili commentate”, edita da Cedam, rivista da lui ideata e fondata insieme ai professori Schlesinger e Maffei Alberti. Poco dopo, seguendone il modello, vede la luce la Rivista “La nuova giurisprudenza civile commentata”, sempre edita da Cedam. Queste due riviste occupano ancor oggi, a oltre 40 anni di distanza dalla loro fondazione, una posizione di assoluta preminenza in ambito accademico e costituiscono uno strumento fondamentale di lavoro per giudici, avvocati, notai e giuristi pratici. Nel 1981 viene pubblicata la prima edizione del Commentario breve al codice civile, opera (oggi giunta alla 15° edizione, che proprio nelle prossime settimane verrà data alle stampe) con la quale si inaugura la collana dei Commentari Breviaria iuris, da lui ideata e curata insieme al maestro Alberto Trabucchi, una collana che nel corso dei decenni avrebbe ospitato decine di volumi riscuotendo un successo straordinario sia in ambito accademico, sia in ambito professionale, sia presso gli studenti e i laureati in giurisprudenza di tutta Italia.
Nel 1982 il Giorgio Cian viene accolto nel comitato di Direzione della Rivista di diritto civile, la più antica, autorevole e prestigiosa fra le riviste italiane dedicate al diritto privato, della quale nel 1998 (in seguito alla scomparsa del suo maestro Alberto Trabucchi) sarebbe divenuto direttore responsabile, ruolo conservato fino agli ultimi suoi giorni. Al 1995 risale infine la nascita di una ulteriore, innovativa e originalissima rivista, pensata e dedicata ai laureati in giurisprudenza che affrontano la preparazione dei concorsi per l’accesso alle professioni giuridiche: Studium iuris, ideata e realizzata dal professor Cian con il suo primo allievo “ferrarese”, Alessio Zaccaria.
Durante la sua presidenza, Giorgio Cian lavora assiduamente per inserire la Facoltà giuridica ferrarese in un tessuto di relazioni internazionali promuovendo in modo pioneristico i primi progetti Erasmus, organizzando una pluralità di convegni internazionali (fra i quali il memorabile convegno “La sentenza in Europa” svoltosi nel 1985 per inaugurare la nuova sede della Facoltà) e fondando il Centro interuniversitario (Ferrara e Trieste) per la documentazione e lo studio delle relazioni giuridiche tra Italia e Germania: un centro che per oltre un ventennio ha promosso, stimolato e animato il dialogo e il confronto fra giuristi italiani e tedeschi, organizzando corsi, seminari e convegni, sostenendo iniziative scientifiche e di ricerca e scambi culturali fra docenti e studenti italiani e tedeschi e contribuendo a far conoscere e apprezzare Ferrara, la sua Università e la sua Facoltà di Giurisprudenza in tutto il mondo accademico tedesco. Il risultato più straordinario dell’attività del centro è stato il grande convegno internazionale di tre giorni svoltosi a Ferrara nel settembre del 1996, dedicato ai “Cento anni del codice civile tedesco in Germania e nella cultura giuridica italiana”: un convegno al quale presero parte i più illustri studiosi del diritto civile italiani e tedeschi, i cui atti furono pubblicati sia in lingua italiana che in lingua tedesca, in volumi che sono presenti nelle biblioteche di tutte le Facoltà giuridiche d’Europa.
Innumerevoli, infine, sono stati i riconoscimenti tributati al professor Cian nel corso degli anni in cui egli è stato professore dell’Università di Ferrara. Ci limitiamo a ricordare che già nel 1983 egli fu nominato Commendatore dell’Ordine del merito della Repubblica italiana e nel 1993 è stato accolto fra i soci corrispondenti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, del quale divenne nel 2002 socio effettivo”.
L’Università di Ferrara rivolge l’ultimo, commosso saluto al professor Giorgio Cian, maestro del diritto civile che ha avuto l’onore di annoverare fra i propri docenti per un trentennio. La rettrice Laura Ramaciotti, a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria, ha espresso ai familiari il più vivo e sentito cordoglio.
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