Tutta la sinistra si profonde in elogi per Mario Fiorentini, personaggio schivo che non amava certa retorica resistenziale (specie se declamata da chi la resistenza non l’aveva fatta) e che, durante la sua permanenza a Ferrara, ebbe rapporti piuttosto freddi con PCI e associazioni satelliti.
Uomo libero, Fiorentini era stato anche agente dell’OSS (come ricordano tutte le fonti biografiche) e questo stretto contatto con gli americani (non con i britannici, come erroneamente riportato in alcuni articoli commemorativi) provocò non poche diffidenze nei suoi confronti ai tempi della guerra fredda, quando gli USA erano visti come il fumo negli occhi da un PCI graniticamente filosovietico. Poco ci mancò che venisse sospettato di essere una spia, dato che l’OSS fu il precursore della CIA.
Allergico ai luoghi comuni, in una intervista (https://lavocedinewyork.com/
Onore a un uomo libero, che non aveva paura di dire la verità e che, forse, dinanzi a certi “coccodrilli” scritti in occasione della sua scomparsa e grondanti di conformistica retorica, si rivolterebbe nella tomba.
Mauro Marchetti