Attualità
9 Agosto 2022
Due specie che stavano ostruendo le pompe del Consorzio di Bonifica sono state prelevate e trasportate in un'area del Parco del Delta per migliorare l'ossigenazione dell'acqua

Erbe acquatiche da problema a soluzione ambientale

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Razzismo sui bus: nuove scritte sull’11A e a Barco

Ancora scritte razziste e frasi di odio sono comparse negli ultimi giorni sui mezzi pubblici e alle fermate della città. Diverse segnalazioni arrivate alla nostra redazione documentano la presenza di messaggi discriminatori e minacce a sfondo razziale all'interno dell'autobus 11A, oltre che alla fermata di via Bentivoglio, a Barco

Bimbo annegato in piscina. La Procura chiede l’archiviazione

La Procura di Ferrara ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, aperta per fare chiarezza sulla tragica fine del piccolo Malik Cihan Akker, il bambino tedesco-turco di 6 anni, morto per annegamento dopo un tuffo nella piscina del camping village Tahiti al Lido delle Nazioni

Da serio problema per il Consorzio di bonifica, a possibile soluzione per migliorare l’ossigenazione dell’acqua in punto del Parco del Delta Po. La collaborazione tra i due enti ha permesso così, per usare le parole del Consorzio, di “prendere due piccioni con una fava”.

Il problema con l’erba – due tipi in realtà: potamogenon pectinata e lemma minor – si è verificato alcune settimane fa nel collettore Falce, ostruito dalle erbe acquatiche cresciute in maniera smisurata e che impedivano il corretto funzionamento delle pompe di scolo.

Ottenuti i permessi necessari per la loro rimozione, “nel confronto con il Parco Delta Po Emilia-Romagna è emersa un’opportunità – spiega il Consorzio -: ‘salvare’ l’erba per trapiantarla in un’area dove avrebbe potuto diventare utile e preziosa per contribuire a migliorare l’ossigenazione dell’acqua. Così è stato fatto: il Consorzio ha trasferito questa grande quantità d’erba con un proprio camion fino a Valle della Canna, avendo cura di impermeabilizzare il cassone con un telo e di lasciare un po’ di acqua per evitare che si seccasse durante il tragitto. L’erba è stata poi subito scaricata nei pressi del sifone sul Lamone, che alimenta la Valle, e da lì la corrente l’ha trasportata in tutta l’area. Dopo poche settimane il risultato è più che soddisfacente: l’erba acquatica ha perfettamente attecchito e sta svolgendo egregiamente il proprio compito”.

Una piccola storia a lieto fine che, dice il Consorzio, è la “dimostrazione che il dialogo tra gli enti e la collaborazione permette di raggiungere obiettivi comuni, a beneficio dell’intera comunità”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com