Attualità
9 Agosto 2022
Due specie che stavano ostruendo le pompe del Consorzio di Bonifica sono state prelevate e trasportate in un'area del Parco del Delta per migliorare l'ossigenazione dell'acqua

Erbe acquatiche da problema a soluzione ambientale

di Redazione | 2 min

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Da serio problema per il Consorzio di bonifica, a possibile soluzione per migliorare l’ossigenazione dell’acqua in punto del Parco del Delta Po. La collaborazione tra i due enti ha permesso così, per usare le parole del Consorzio, di “prendere due piccioni con una fava”.

Il problema con l’erba – due tipi in realtà: potamogenon pectinata e lemma minor – si è verificato alcune settimane fa nel collettore Falce, ostruito dalle erbe acquatiche cresciute in maniera smisurata e che impedivano il corretto funzionamento delle pompe di scolo.

Ottenuti i permessi necessari per la loro rimozione, “nel confronto con il Parco Delta Po Emilia-Romagna è emersa un’opportunità – spiega il Consorzio -: ‘salvare’ l’erba per trapiantarla in un’area dove avrebbe potuto diventare utile e preziosa per contribuire a migliorare l’ossigenazione dell’acqua. Così è stato fatto: il Consorzio ha trasferito questa grande quantità d’erba con un proprio camion fino a Valle della Canna, avendo cura di impermeabilizzare il cassone con un telo e di lasciare un po’ di acqua per evitare che si seccasse durante il tragitto. L’erba è stata poi subito scaricata nei pressi del sifone sul Lamone, che alimenta la Valle, e da lì la corrente l’ha trasportata in tutta l’area. Dopo poche settimane il risultato è più che soddisfacente: l’erba acquatica ha perfettamente attecchito e sta svolgendo egregiamente il proprio compito”.

Una piccola storia a lieto fine che, dice il Consorzio, è la “dimostrazione che il dialogo tra gli enti e la collaborazione permette di raggiungere obiettivi comuni, a beneficio dell’intera comunità”.

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