All’inferno coi bipedi, in paradiso con i quadrupedi
A 74 anni di età e una approfondita conoscenza degli umani in tanti anni di professione avvocatesca, dove la patologia è regola, mi sono convinto che la vicinanza dei bipedi implumi sia, salvo eccezionalissimi casi, nefasta, tutta ricoperta della convenienza e della superficialità.
Al contrario la vicinanza anche fisica che con imperturbabile costanza ci danno cani, gatti, e altri quadrupedi, che da noi dipendono e che abbiamo il dovere di proteggere, sia incommensurabilmente superiore a quanto ci riservano i bipedi, per solito spinti da interesse o consuetudine. Questi spesso rendono la vita un inferno, i quadrupedi ci indirizzano sicuramente al Paradiso.
Gianluca La Villa