Attualità
4 Agosto 2022
L'intrusione delle acque salmastre è arretrata da 36-40 a 29-30 chilometri. I livelli tornano in linea con quelli minimi mensili storici del periodo

Siccità, si ritira il cuneo salino e i livelli tornano nella norma

di Redazione | 2 min

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Acqua e siccità: “Un bravo sindaco dovrebbe pianificare una strategia efficace per il futuro”

“Di acqua si parla solo quando accadono i disastri. Quello che spesso non fa l’uomo è programmare interventi necessari e quanto mai urgenti”. Così Stefano Calderoni, presidente del Consorzio Bonifica pianura di Ferrara, sulla gestione delle risorse idriche nel territorio estense. “Ecco cosa dovrebbe fare un bravo sindaco: pianificare una strategia in grado di risolvere problemi futuri”

Dopo i 36-40 chilometri di risalita registrati a luglio nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra, ora il cuneo salino caratterizzato dall’intrusione delle acque salmastre nell’area del Delta sta arretrando.

Questa la notizia principale che arriva dall’ultima seduta dell’osservatorio dell’Autorità Distrettuale del fiume Po, in cui è stato evidenziato che i chilometri di risalita sono oggi compresi tra i 29 e i 30 chilometri, a significare una situazione di siccità che resta ancora grave, anche se nelle stazioni di rilevamento, per la prima volta nel corso di questa torrida estate, i livelli tornano in linea con quelli minimi mensili storici del periodo.

I dati mostrano così un temporaneo miglioramento del contesto generale in particolar modo se comparato alle analisi effettuate nel precedente osservatorio e generato, per lo più, dall’incidenza delle ultime precipitazioni piovose (Piacenza portata attuale 206 mc/s minimo mensile: 130, Cremona: 319 mc/s minimo mensile 172, Boretto mc/s minimo mensile 135, Borgoforte 332 mc/s minimo mensile: 163, Pontelagoscuro 243 mc/s minimo mensile 114).

Un’altra notizia positiva, in uno scenario comunque sempre sotto costante stress idrico che causa locali ripercussioni sulla difficile gestione continuativa delle derivazioni a beneficio del comparto agricolo e sui fragili equilibri di habitat e biodiversità, è rappresentato dalla ripristinata funzionalità, anche se non a pieno regime, delle centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia.

Infine restano confermate le misure cautelative negli impieghi della risorsa idrica in modo da sostenere le portate di magra e la presenza di flussi sufficienti lungo tutto il corso del fiume Po fino alla foce.

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