Copparo
30 Luglio 2022
Il caso vedeva due genitori alle prese con l'esclusione del loro figlio maggiore dalle graduatorie di iscrizione perché la loro richiesta non era pervenuta agli uffici competenti

Bimbo di 3 anni escluso dalla materna di Copparo. Il Tar ordina la riammissione

di Redazione | 3 min

Leggi anche

I quarant’anni del Parco Verde

Torna "Al Parko Zardi", l'evento al Parco Verde di Villa Zardi che festeggia i quarant'anni del Centro, organizzato dal Centro di Promozione Sociale Parco Verde e Asd Dynamo 1991 con il patrocinio del Comune di Copparo

Scuola d’infanzia Gulinelli (immagine d’archivio)

Copparo. Il bambino di tre anni escluso dalla scuola materna dovrà essere riammesso. I genitori, assistiti dagli avvocati Anna Di Russo, Francesco Fersini è Filippo Del Torto hanno vinto il ricorso contro il Comune di Copparo davanti al Tar.

Il caso, ai limiti del paradossale, vedeva due genitori – entrambi infermieri – aver visto il figlio maggiore escluso dalle graduatorie di iscrizione perché la loro richiesta non era pervenuta agli uffici competenti.

Tutto ha inizio a fine gennaio quando la coppia, dopo aver consultato sulle modalità di presentazione della documentazione gli uffici preposti, chiedono l’iscrizione del figlio via posta elettronica ordinaria. L’invio pare andare a buon fine, visto che non ricevono comunicazione contraria.

L’11 marzo viene pubblicata la graduatoria. Scoprono che il loro numero identificativo non c’è. In Comune gli dicono che la loro istanza non era stata ricevuta. E allora reinoltrano la mail di gennaio, a comprovare – grazie alla data della prima mail – l’avvenuta spedizione. Tutti gli uffici la ricevono, tranne la famosa casella Pec, che dimostra da dove era nato il problema.

Ma l’Ufficio Scuola ribadisce la mancata ricezione. E avverte che c’è possibilità di fare ricorso entro il 10 aprile. I genitori fanno ricorso, lamentando il malfunzionamento della casella Pec del Comune. Tutto tace. Chiedono allora un incontro al sindaco Fabrizio Pagnoni e all’assessora competente, Paola Peruffo. L’assessora li chiama: assicura “al 95%la buona riuscita del ricorso” intravedendo “senza ombra di dubbio la buona fede della famiglia”. Peruffo li informa che del caso si occuperà il Comitato di Partecipazione, composto da docenti e genitori. E l’organo “difficilmente darà parere negativo”.

Il 12 aprile l’organo si riunisce, senza che i diretti interessati vengano avvisati o convocati. E si decide per la definitiva esclusione. Peccato che un tale organo non abbia il potere di prendere tali decisioni (spetterebbe al responsabile del procedimento). E peccato che i membri non erano stati edotti a dovere sulla situazione.

Il caso finì anche in consiglio comunale tramite una mozione del Pd che chiedeva l’inserimento del bambino nella materna. Ma l’assessora competente, Paola Peruffo, sostenne che “accogliere le richieste avanzate costituirebbe un vulnus per il sistema dei servizi comunali a fronte della vigente regolamentazione e determinerebbe conseguenze per quanti sinora ammessi in virtù di domande fatte correttamente. Sarebbe un caso di iniquità”.

Il caso di iniquità invece è stato il Comune a guida leghista a commetterlo, come già aveva sostenuto il difensore civico regionale Carlotta Marù, che parla di “palese contraddittorietà ed infondatezza dei motivi che hanno portato all’esclusione” e di “atto viziato per eccesso di potere”.

E dopo la stangata del difensore civico arriva quella del tribunale amministrativo che, accogliendo il ricorso della famiglia, ordina l’annullamento previa sospensione dell’efficacia di tutti quegli atti che hanno portato alla determinazione della graduatoria che ha escluso il bimbo.

E questo perché “l’esclusione del figlio minore dei ricorrenti non si appalesa immune dai profili di censura relativamente ad una erronea applicazione della normativa dettata in ordine alle modalità di presentazione delle domande di iscrizione, laddove il bando comunale ha espressamente contemplato l’ipotesi di inoltro della istanza di iscrizione a mezzo di mail di posta elettronica ordinaria con conseguente attivazione nel caso di specie dell’onere di soccorso istruttorio nei confronti della parte ricorrente”.

Il Tribunale Amministrativo quindi dispone, con riserva, “l’inclusione del figlio minore dei ricorrenti nella graduatoria relativa all’iscrizione alle scuole dell’infanzia del Comune di Copparo per l’anno scolastico 2022/ 2023, in soprannumero” e fissa all’11 gennaio 2013 l’udienza per la trattazione di merito del ricorso.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com