Cassa integrazione. A Ferrara in aumento del 24%
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
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Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Gli studenti della Consulta Provinciale Studentesca di Ferrara si sono riuniti presso gli uffici del Provveditorato agli Studi e hanno incontrato i rappresentanti della Scuola di Sviluppo Territoriale di Ferrara
Parte mercoledì 7 maggio da Porporana "Ancora...con le Frazioni!", il progetto che prevede una serie di appuntamenti organizzati dal Comune di Ferrara e aperti a tutta la cittadinanza
Gli Uffici Relazione con il Pubblico stanno conducendo un'indagine di Customer Satisfaction per rilevare la soddisfazione dei cittadini sulla qualità dei propri servizi erogati all'utenza
L’hanno trovata martedì pomeriggio senza vita nell’ultimo degli alloggi temporanei che hanno costellato la sua vita. Un malore le è stato fatale.
Elisabeth Alper Rose, per tutti semplicemente Elisabeth, 75 anni da compiere il 30 settembre, dormiva in un alloggio in via Paradiso, messo a disposizione dal progetto Scacco Matto.
Elisabeth era arrivata in Italia a inizio degli anni ’70. Prima a Roma, poi a Ferrara, dove si è stabilita. Elisabeth aveva adottato questa città, che l’ha vista iscriversi a Medicina nel 1976 per un dottorato.
La sua figura, i suoi modi gentili, la sua cultura hanno accompagnato generazioni di ferraresi. La si poteva trovare quasi ogni sera seduta al cinema Boldini per vedere i film d’essay, con accanto le sue immancabili sportine dove faceva entrare tutti i suoi ricordi.
E ogni giorno la si poteva trovare in un’aula studio a Lettere, o al tavolino di un caffè del centro, o a un pranzo al centro sociale La Resistenza, dove non si faceva mai mancare un pranzo “pollo e poco glutine” o ancora in biblioteca Ariostea per seguire una conferenza o la presentazione di un libro. In tanti poi hanno seguito le lezioni di inglese che svolgeva privatamente.
Elisabeth soffriva di problemi psichici ed era seguita dai servizi sociali. In un periodo aveva scelto come tetto il pronto soccorso e venne addirittura denunciata per resistenza. Il suo disturbo da accumulo aveva provocato una ordinanza di sgombero firmata dalla giunta Fabbri. In quel tempo Elisabeth aveva “adottato” piazza Verdi e aveva nel tempo accatastato tutti i suoi oggetti davanti all’ingresso dell’ex Teatro Verdi.
La Cgil riuscì a trovare una soluzione abitativa che la accontentasse, anche se nel frattempo residenti ed esercenti avevano adottato lei. “Non sappiamo se sia la nuova piazza Verdi ad aver adottato lei o lei ad aver adottato la nuova piazza Verdi – scriveva al tempo l’associazione Mayr+Verdi -, ma sta di fatto che Elisabeth la sente come sua e ne conosce i minimi dettagli. Supervisiona l’area, sa tutti i nomi dei frequentatori abituali e spesso raccoglie e getta negli appositi contenitori quel che “alcuni virtuosi” abbandonano per terra o nelle aiuole. Questo post è per chi, vedendola lì tutti i giorni h24, si sia fatto qualche domanda. La signora è perfettamente lucida anche se inevitabilmente affaticata ed è seguita da assistenti sociali. Al momento non accetta le sistemazioni alternative che le son state proposte. Riceve quotidianamente acqua e cibo e gli esercenti della zona non le fan mancare il loro supporto, quando richiesto. La sua è una situazione ovviamente delicata e particolare e che necessita di una celere soluzione, per il suo bene in primis. Non sempre gradisce le domande, non parla volentieri di sé ma se siete gentili potrebbe farle piacere scambiare 2 chiacchiere sulla piazza. Vogliatele bene”.
E di bene gliene han voluto tutti, o quasi tutti. Tanto che si stanno già moltiplicando le proposte e le iniziative per ricordarla.
Elisabeth era anche diventata la protagonista dei romanzi dello scrittore ferrarese Marco Belli, che con il nome di fantasia di Vivian Deacon le affidava le indagini contenute nelle sue trame. “Ciao Elizabeth – la ricorda Belli su Facebook -, il tuo passo ha attraversato Ferrara per più di quarant’anni; ogni piazza, ogni via, ogni vicolo è stato percorso dal tuo sguardo. Al Centro Sociale La Resistenza Ferrara ho conosciuto la tua claudicanza, la tua bohème, i tuoi segreti, la violenza del tuo passato, la tua voglia di libertà tutta americana, la tua passione per i film di Bollywood, le tue indagini surreali. Mi mancano infinite conversazioni tra un té e una scorpacciata di alici col pane.
Mi dispiace non aver ascoltato la fine della tua storia, cercherò di continuare a immaginarla”.
“Assieme a te abbiamo riso, disquisito delle cose più varie, discusso, ci siamo preoccupati, abbiamo scherzato – scrive invece la Cgil -. Ci mancherai Elizabeth, ci mancheranno la tua intelligenza ed arguzia”.
Negli Stati Uniti Elisabeth ha ancora un fratello che vive a New York e che è già stato contattato dagli amici per decidere dove fare il funerale. Al momento il corpo è conservato nella camera mortuaria.
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