Attualità
22 Luglio 2022
Il corso, nato tre anni fa, festeggia i primi laureati. I 500 posti disponibili per l'anno accademico 2022/23 sono già andati esauriti

Biotecnologie mediche. In corso, fuori sede e soprattutto donne a raggiungere il traguardo della laurea

di Redazione | 3 min

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Sapevate che sul territorio ferrarese sono presenti ben 30 specie di orchidee? E che alcune di esse crescono all’interno di aree verdi della città, come a ridosso delle mura storiche? Con l’intento di capire come vivono e dove crescono le orchidee spontanee nelle aree urbane e nel Delta del Po, è nato il progetto scientifico Naturb-Orchidis

Hanno iniziato il loro percorso a Unife a settembre del 2019: in questi giorni (20 e 21 luglio), meno di tre anni dopo, 218 degli oltre mille studenti del corso di Biotecnologie mediche sono i primi a conseguire il titolo nella nuova triennale.

Per i due terzi fuori sede e per l’80% studentesse, i laureandi hanno portato a termine un percorso triennale nell’ambito delle biotecnologie, declinato in chiave medica e orientato alla preparazione di tecnici di laboratorio biochimico.

Dopo aver acquisito conoscenze e abilità negli ambiti scientifici di base, al secondo anno hanno affrontato prove di anatomia, istologia, fisiologia, medicina interna, arrivando al terzo anno con focus specialistici su farmacologia, ematologia, radiofarmaci, trasferimento tecnologico e attività brevettuale.

Hanno scelto di personalizzare il loro percorso con esami a scelta in microbiologia avanzata, statistica medica, farmaci peptidici, chimica degli alimenti funzionali, e messo in pratica quanto appreso in 150 ore di tirocinio sperimentale all’interno di laboratori universitari o aziende convenzionate, costruendo il loro progetto di tesi.

Per questi e i prossimi laureandi delle sessioni di settembre, ottobre, dicembre e marzo 2023, si apre ora la possibilità di proseguire nel biennio magistrale in Biotecnologie per la Medicina traslazionale, sempre attivo presso Unife, ma laboratori analisi specialistici, enti di ricerca, industrie farmaceutiche e strutture di diagnostica biotecnologica sono disponibili ad accoglierli per un percorso di crescita e specializzazione.

Il corso di studi, grazie al supporto del corpo docente e di rappresentanti studenti attivi, ha portato a termine il primo triennio dall’istituzione e si è assestato sui 500 ingressi annuali, con immatricolazione ad esaurimento posti locale. I posti per l’anno accademico 2022/23 sono già andati esauriti. L’obiettivo del corso è quello di garantire una formazione ad ampio spettro focalizzata sulla possibilità di padroneggiare piattaforme tecnologiche specifiche, per porre il laureato all’interfaccia tra il chimico ed il medico per la produzione di materiali e soluzioni innovative.

Sono complessivamente soddisfatto del mio percorso – dichiara Gabriele Acerbi, che ha discusso la tesi mercoledì -. Uno degli aspetti più importanti da sottolineare è la qualità della docenza che Unife garantisce in ambito scientifico e medico, sia dal punto di vista della didattica che della ricerca, cosa che ho constatato nei diversi mesi di tirocinio curricolare che ho svolto presso il centro di neurofisiologia. Un secondo aspetto significativo è stata la continua disponibilità del coordinatore del corso, professore Claudio Trapella e della manager didattica, la dottoressa Sara Marangon: sono ruoli fondamentali per gli studenti, e loro hanno sempre ascoltato le nostre richieste per migliorare continuamente il corso di studi”.

“Mi ha molto colpita l’offerta formativa di Biotecnologie mediche – aggiunge Francesca Santi, laureata del Corso –  mi sembra il giusto compromesso tra biologia, medicina e ingegneria. In particolare mi hanno attratta le tematiche mediche”.

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