Politica
6 Luglio 2022
In III Commissione cade la maschera del progetto Feris, un intervento privato da 85 milioni. Fusari: “Di interesse pubblico nemmeno l'ombra”

Una fetta di città regalata ai privati. È il prezzo per recuperare l’ex caserma

di Marco Zavagli | 4 min

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Lo chiamano parco urbano, ma in realtà si tratta di un mega ipermercato. Il “verde” si vede solo sulle mappe disegnate dai tecnici del Comune, perché si tratta di erba posta sopra un tetto a nascondere il futuro cemento.

Parlano di 400 posti di lavoro più indotto, ma si scopre che saranno 250, forse 300, i dipendenti di questa maxi area costruita a suon di gru e calcestruzzo accanto alle mura patriimonio Unesco dell’umanità.

Per farlo approvare sono stati forniti i documenti (pochi e solo dopo richiesta) ai consiglieri comunali e nella conferenza dei capigruppo la maggioranza ha premuto sull’acceleratore per portare la delibera subito nel prossimo consiglio comunale di lunedì.

Ieri in III commissione è caduta la maschera del progetto Feris, destinato secondo l’assessore Alessandro Balboni a cambiare il volto della città futura. L’immenso ipermercato, che sarà sede di “un operatore di livello nazionale e internazionale non ancora presente in città”, il cui nome non viene rivelato nemmeno in commissione per via di “un accordo di riservatezza”, si staglierà sullo skyline di Ferrara per 11mila metri quadrati.

È il prezzo da pagare a un privato per poter finalmente metter mano all’ex Caserma Pozzuolo del Friuli, dismessa da 30 anni.

La pillola in commissione è stata addolcita da un filmato che mostra quanto di buono questo preogetto porterà a Ferrara grazie a un accordo tra le società Arco Lavori e Rnh e il Comune. Vale a dire uno studentato universitario in via Cisterna del Follo e via Scandiana su una superficie fondiaria di circa 30.000 quadri, la realizzazione di un nuovo padiglione ove oggi sorgono edifici fatiscenti e l’innesto di residenze private nel padiglione est. La vicina ex Cavallerizza si configurerà come un nuovo spazio multifunzionale aperto al pubblico. Oltre 9.000 mq di piazze e verde pubblico, con percorsi pedonali e ciclabili, fungeranno da rete di collegamento tra le varie strutture e completeranno l’intervento.

A questo si aggiunge per le due società private il permesso di costruire – previa bonifica – in viale Volano, nell’area di circa 12.000 metri quadri dell’ex Edilizia Estense in Viale Volano, un parcheggio scambiatore.

“L’intervento, dal valore di circa 85 milioni di euro, – spiega l’assessore all’Università Alessandro Balboni – non solo genererà 400 nuovi posti di lavoro e un indotto importante per imprese e professionisti locali ma, soprattutto, rigenererà circa 70.000 metri quadrati di tessuto urbano abbandonato e trascurato da decenni o che necessita di bonifiche ambientali. La nuova vita della ex Caserma Pozzuolo del Friuli, che si trasforma in studentato e diventa una piazza verde e aperta ai cittadini, trasformerà in meglio l’intero quartiere”.

Lo scarso tempo per studiare le carte, consegnate all’ultimo, non ha permesso a gran parte dei componenti della commissione di avere le idee chiare su cosa fossero chiamati a vagliare. Lo si è evintto dalle domande poste dai più. A incalzare assessore, architetto Fabrizio Magnani e Marco Da Dalto, responsabile del progetto per Arco Lavori, è stata principalmente la consigliera Roberta Fusari di Azione civica, forte del fatto che quegli spazi li conosceva bene grazie allla precedente esperienza da assessore all’urbanistica.

E così l’esponente di opposizione denuncia il fatto che “la caserma sarà tutta privata, senza alcun convenzionamento pubblico nemmeno per lo studentato per avere prezzi calmierati per gli studenti; la cavallerizza sarà commerciale, non una sala convegni grande che a ferrara non esiste”.

“I parcheggi dovuti (obbligatori per legge) – continua – verranno fatti in via Volano, su un’area che dovrebbe essere verde per arricchire il sottomura. Invece ci sarà un brutto parcheggio stile centro commerciale. Infine, avremo un grande supermercato in un’area attualmente agricola a ridosso delle Mura a est. Un regalo. Complimenti al privato che ha ottenuto tutto e anche di più nell’accordo che abbiamo visto oggi in commissione. Di interesse pubblico, nemmeno l’ombra”.

Per la cronaca, hanno votato a favore Francesco Carità di Ferrara Cambia, Stefano Magni, Stefano Solaroli e Francesca Savini della Lega, Benito Zocca di Prima Ferrara con Alan Fabbri, Diletta D’Andrea di Forza Italia e Federico Soffritti di Fratelli d’Italia. Astenuti Catia Pignatti e Luca Caprini della Lega, contrari Francesco Colaiacovo, Maria Dall’Acqua e Mauro Vignolo del Pd, Roberta Fusari di Azione civica, Anna Ferraresi del gruppo misto e Tommaso Mantovani del M5S.

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