Attualità
24 Giugno 2022
Se n'è parlato al chiostro di Santo Spirito nell'"appuntamento di prospettiva" organizzato dal Movimento Nonviolento

La pace si può raggiungere senza armi con la non violenza

di Redazione | 2 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

di Pietro Perelli

È “un appuntamento di prospettiva” quello che si tiene al chiostro di Santo Spirito e organizzato dal Movimento Nonviolento. Un appuntamento proponente una riflessione che giocoforza si scontra con l’attualità della guerra in Ucraina pur ricordando anche altri conflitti avvenuti negli ultimi anni.

A partecipare Daniele Lugli, storico membro del movimento non violento, Laila Simoncelli avvocata e responsabile del servizio Diritti umani e giustizia della Comunità Papa Giovanni XXIII. Inoltre da Odessa in collegamento Alberto “K” Capannini che si trova in Ucraina con il gruppo Operazione Colomba. Questa “nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in ex-Jugoslavia dove ha contribuito a riunire famiglie divise dai diversi fronti, proteggere (in maniera disarmata) minoranze, creare spazi di incontro, dialogo e convivenza pacifica”.

A moderare l’incontro Patrizio Fergnani ricordando come “si ragioni sempre sulla quantità di armi da mettere in gioco” mentre “non si ragiona mai su come raggiungere la pace attraverso la non violenza”. Questo porta anche a ritenere i non violenti come schierati dalla parte di Putin ma, ribadisce Fergnani, “noi non siamo neutrali, siamo dalla parte del più debole”.

Daniele Lugli cerca invece di porre l’accento sui motivi che hanno scatenato la guerra. “Abbiamo bisogno – dice – di capire cosa sta succedendo dentro questa guerra” ma anche “cosa ci ha portato alla guerra”. “Le armi – aggiunge – non garantiscono la sicurezza” e questo lo vediamo negli Stati Uniti dove la proliferazione di armi porta a innumerevoli stragi. Ma, aggiunge Lugli, “se questo è vero per gli individui è vero anche per gli Stati”. “Il rifiuto della guerra – dice – è la condizione per avere un diverso orientamento” e aggiunge che “gonfiare le spese degli eserciti non porta sicurezza” anzi, “l’aumento delle armi ci deve preoccupare”.

“Sappiamo – dice Laila Simoncelli – che in Italia esistono dal dopoguerra i piani strategici triennali della difesa”. E così come esistono in Italia esistono i piani pluriennali dell’Unione Europea. “Vi siete mai chiesti – aggiunge – perché non ci sono i piani strategici per la custodia e il mantenimento della pace? Non ci sono perché manca un Ministero della Pace”. “Se avessimo un Ministero della Pace – dice Simoncelli – avremmo i piani strategici per il suo mantenimento”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com