Siccità, scatta l’ordinanza a Ferrara: vietata l’acqua potabile per usi extra domestici
Dal 24 giugno divieto di innaffiare orti, giardini, e di lavare gli automezzi, dalle 8 alle 21. Multe da 25 a 500 euro
Stop al prelievo di acqua potabile per uso extradomestico; divieto di innaffiare orti, giardini, e di lavare gli automezzi, dalle 8 alle 21.
Sono i contenuti dell’ordinanza che il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha firmato oggi a seguito della dichiarazione dello stato di crisi regionale per “criticità idrica”, che ha dato mandato a tutti gli enti competenti di adottare provvedimenti per far fronte alla particolare situazione di siccità.
Dopo l’invio dell’ordinanza ‘tipo’ da parte di Atersir ai Comuni, non si è fatta attendere la risposta dell’Amministrazione comunale di Ferrara.
Le misure sono in vigore da domani, venerdì 24 giugno – fino al 21 settembre – e prevedono anche che i prelievi idrici siano consentiti solo per “i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile”.
Si potrà inoltre procedere al riempimento delle piscine, pubbliche e private e all’immissione, anche parziale, di acqua nelle vasche solo con un accordo con il gestore della rete dell’acquedotto.
L’ordinanza evidenzia le gravi situazioni di criticità e parla di “scenario particolarmente gravoso per l’intero territorio regionale”.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. Sono esclusi dai provvedimenti i servizi pubblici di igiene urbana. Si precisa inoltre che le attività di autolavaggio potranno continuare a lavorare.
Nelle motivazioni iniziali, l’ordinanza richiama soprattutto la particolare situazione di quest’anno, “che evidenzia una carenza sostanziale e generalizzata della risorsa idrica nei settori idropotabile e irriguo, con ricadute anche ambientali”, le temperature “molto elevate” registrate a partire da maggio, “le portate fluviali in diminuzione”, gli abbassamenti delle falde, la risalita del cuneo salino, la “scarsità di precipitazioni già dall’anno 2021”.