Portomaggiore. Dei sedici imputati originari, quelli che hanno ‘scommesso’ sul giudizio ordinario hanno fatto bene: per loro è scattata la prescrizione. Si chiude così il processo che vedeva tredici cittadini pakistani accusati di essersi procurati dei falsi attestati di lingua per poter ottenere il permesso di soggiorno.
Secondo l’accusa, nel 2014 gli stranieri avevano presentato all’ufficio Immigrazione della Questura di Ferrara degli attestati contraffatti di conseguimento del livello A2 della lingua italiana, quello che la legge richiede per poter ottenere il permesso di soggiorno, intestati al Centro territoriale permanente di Portomaggiore, struttura che si occupa di fornire l’istruzione agli adulti e agli adulti stranieri. Stando agli accertamenti compiuti dalla Squadra mobile, però, gli imputati o non avevano proprio frequentato la scuola oppure non avevano mai ricevuto il diploma.
Tutto è andato in fumo, troppo tempo è passato dal verificarsi dei fatti: mercoledì pomeriggio la giudice Giulia Caucci ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
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