Cold case Minguzzi: assolti tutti e tre gli imputati
Per la corte d'assise di Ravenna le tre persone accusate non hanno commesso il fatto. La procura aveva chiesto l'ergastolo

Pier Paolo Minguzzi
Rimane un caso irrisolto, anche dopo 35 anni: tutti e tre gli imputati del sequestro a scopo di estorsione e dell’omicidio di Pier Paolo Minguzzi sono stati assolti mercoledì dalla corte d’assise del tribunale di Ravenna.
Formula piena “per non aver commesso il fatto”, dunque, per i due ex carabinieri della stazione di Alfonsine, Orazio Tasca e Angelo del Dotto, e per l’idraulico del paese Alfredo Tarroni. Per loro la pm Marilù Gattelli aveva chiesto invece l’ergastolo.
Secondo l’accusa, i tre, nell’aprile 1987, avrebbero rapito Minguzzi per chiedere il riscatto alla famiglia – 21enne, rampollo di una famiglia d’imprenditori, al tempo carabiniere di leva in servizio a Bosco Mesola -, lo avrebbero ucciso e poi gettato il corpo in acqua: venne ritrovato zavorrato con una grata nelle acque del Po di Volano il 1° maggio dello stesso anno.
I tre imputati hanno già alle spalle una condanna definitiva per un altro rapimento e l’omicidio di un altro carabiniere, Sebastiano Vetrano, fatto compiuto pochi mesi dopo quello di Minguzzi. I tre vennero arrestati al tempo dopo una sparatoria.