Contrasto alla criminalità, tocca a Borgo Punta
Nel tardo pomeriggio di sabato 22 novembre, i controlli dell’Arma dei Carabinieri si sono concentrati nella zona di Borgo Punta nell’orario più delicato, quello dell’imbrunire
Nel tardo pomeriggio di sabato 22 novembre, i controlli dell’Arma dei Carabinieri si sono concentrati nella zona di Borgo Punta nell’orario più delicato, quello dell’imbrunire
Quando Carla Alves lasciò il Brasile, vent'anni fa, fuggiva da violenza, discriminazione e povertà. Cercava una possibilità di vivere senza paura. Come molte donne trans latinoamericane, vedeva nell'Europa un luogo dove ricominciare. Ma il viaggio, segnato da vulnerabilità e assenza di tutele, l'ha condotta prima sulla strada e poi in carcere
Aveva 11 dosi di stupefacente in tasca e al suo domicilio nascondeva in un armadio banconote di piccolo taglio, per un valore complessivo di quasi 3mila euro, oltre a varie tipologie di droga e attrezzatura per la trasformazione e il confezionamento
Il comandante della Polizia Locale di Ferrara Claudio Rimondi traccia un bilancio a mente fredda di un "Halloween differente"
Pauroso incidente tra via Pioppa e via Copparo a Pontegradella dove due macchine si sono scontrate proprio all'altezza dell'incrocio che collega le due strade intorno alle 18 del 22 novembre

Pier Paolo Minguzzi
Rimane un caso irrisolto, anche dopo 35 anni: tutti e tre gli imputati del sequestro a scopo di estorsione e dell’omicidio di Pier Paolo Minguzzi sono stati assolti mercoledì dalla corte d’assise del tribunale di Ravenna.
Formula piena “per non aver commesso il fatto”, dunque, per i due ex carabinieri della stazione di Alfonsine, Orazio Tasca e Angelo del Dotto, e per l’idraulico del paese Alfredo Tarroni. Per loro la pm Marilù Gattelli aveva chiesto invece l’ergastolo.
Secondo l’accusa, i tre, nell’aprile 1987, avrebbero rapito Minguzzi per chiedere il riscatto alla famiglia – 21enne, rampollo di una famiglia d’imprenditori, al tempo carabiniere di leva in servizio a Bosco Mesola -, lo avrebbero ucciso e poi gettato il corpo in acqua: venne ritrovato zavorrato con una grata nelle acque del Po di Volano il 1° maggio dello stesso anno.
I tre imputati hanno già alle spalle una condanna definitiva per un altro rapimento e l’omicidio di un altro carabiniere, Sebastiano Vetrano, fatto compiuto pochi mesi dopo quello di Minguzzi. I tre vennero arrestati al tempo dopo una sparatoria.
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