I Carabinieri scoprono l’autore dei furti seriali nelle chiese di Comacchio
Con un sistema rudimentale ma efficace riusciva a estrarre il denaro dalle cassette. Arrestato un 48enne del Ravennate
Comacchio. Con un metodo rudimentale, ma efficace, riusciva a estrarre il denaro dalle cassette delle offerte in chiesa. E’ stato però finalmente scoperto e arrestato il ladro seriale che ha messo a segno diversi colpi nelle chiese di Comacchio.
Recentemente infatti la Parrocchia San Cassiano e Ss Rosario di Comacchio ha lamentato di aver subito vari furti delle offerte che avvenivano per lo più in orario pomeridiano. I soldi venivano in qualche modo sottratti dalle cassette, senza effrazioni.
Il parroco, allarmato dal ripetersi degli episodi, si era rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Comacchio. Intanto nelle chiese erano state attivate delle telecamere.
Nel pomeriggio di domenica, finalmente, si è notato un individuo che si aggirava con fare sospetto tra le navate della chiesa. In particolare si è fermato a controllare il contenuto delle cassette delle offerte mediante l’utilizzo di una torcia elettrica, poi ha armeggiato con una sorta di bacchetta, facendola passare attraverso la fessura atta a introdurre le offerte nelle cassette e, con questa operazione, è riuscito a estrarre monete e banconote.
Fin dalla prima visione, in diretta, l’uomo è stato riconosciuto dal sacerdote come la persona che lo scorso 6 maggio aveva svuotato anche le cassette delle offerte della Concattedrale Duomo di Comacchio, riuscendo – in quel caso – a dileguarsi.
A quel punto è intervenuta una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri, che ha colto l’uomo nel momento in cui stava uscendo dal luogo di culto, trovandolo in possesso di denaro in monete e banconote per una somma totale di 109.57 euro, nonché di un metro avvolgibile con applicata una rudimentale estremità adesiva, usata per compiere i furti.
Il denaro è stato restituito alla parrocchia, mentre l’uomo, un 48enne del Ravennate, è stato tratto in arresto nella flagranza di furto e posto ai domiciliari. Il mattino successivo l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto, con rinvio dell’udienza per la scelta del rito.